martedì 12 febbraio 2019

Piazzetta delle Erbe è quasi pronta ma è interdetta ai disabili. Intanto corso Matteotti si rifà il trucco.


Avrebbero un bello sbraitare, i 5 Stelle montegranaresi, riguardo le barriere architettoniche e il loro abbattimento, invocato anni fa a più riprese, promesso dall’Amministrazione Mancini e mai realizzato. Avrebbero, ma sembra che il problema non li riguardi più. Nemmeno ora che si realizza una nuova piazzetta delle Erbe senza tenere per niente conto della normativa a tutela dei disabili e dei disabili stessi. Lo spazio che si sta riqualificando, in pieno centro storico, mantiene inalterati i dislivelli originali, collegati da scale, realizzati negli anni ’50 del XX secolo con la mentalità degli anni ’50 del XX secolo, rendendo l’area totalmente inaccessibile a carrozzine e simili. Il silenzio del Movimento 5 Stelle sull’argomento è imbarazzante, e anche piuttosto inspiegabile. O forse lo si spiega con una certa simpatia latente che i grillini nostrani hanno sempre dimostrato per la sinistra, simpatia che, sentendo odor di elezioni, magari si sta acuendo.
I lavori sono a buon punto, sono quasi finiti, nonostante il cartello di cantiere, comparso solo da pochi giorni in barba alla normativa, scriva che sono iniziati da poco, facendo quasi intendere che si è fatto un mezzo miracolo. E adesso cominciano i lavori di maquillage del corso adiacente, che da tempo sta perdendo pezzi e sampietrini. Ci saranno delle difficoltà per i residenti in piazza e per chi deve recarvisi per altri motivi, con un senso unico instaurato in via Conventati e con il pilomat aperto costantemente, sempre che non si imbizzarrisca e si alzi da solo, come purtroppo è già successo più volte con sommo piacere di chi ci si è trovato sopra.
Lavori preelettorali in perfetto stile Basso, cronometrati con precisione per terminare a ridosso dell’apertura dei seggi e a uso e consumo di giornalino autocelebrativo. Però, diciamolo, per fare Basso bisogna essere Basso: quello vero una svista come quella delle barriere architettoniche non l’avrebbe avuta.

Luca Craia



La figuraccia di Carancini: bandiera rimossa e arrampicata sugli specchi in grande stile.


Ha decisamente superato se stesso, il Sindaco di Macerata, Romano Carancini, con l’iniziativa di esporre su Palazzo Conventati la bandiera francese insieme a quella italiana. Un’iniziativa che ha subito suscitato forti polemiche, sia perché giudicata politicamente inopportuna in quanto va in direzione opposta a quella dell’interesse nazionale, sia perché, e questo è il punto focale, in palese violazione della norma e del protocollo.
Ha cercato di smorzare le polemiche, Carancini, con un post sul suo profilo Facebook in cui giustifica il gesto con il fatto che “non c'è una sola parola contro qualcuno, o a favore di Macron ovvero contro Di Maio e Salvini, né citati né pensati, oppure riferibili ai governanti o infine contro il nostro governo”. E in effetti è difficile esporre parole contro questo o quello sulla parete del municipio, ma il significato pareva palese.
È anche convinto, il Sindaco, di avere agito “senza violare alcuna norma perché ricordo che, in tema di esposizione di bandiere all'esterno di edifici pubblici, agli enti locali è consentita una propria autonomia”. E qui sbaglia, pechè la norma c’è e la violazione c’è stata, non foss’altro per il fatto che, dopo il colloquio avuto sull'argomento con il Prefetto, avvenuto ieri pomeriggio, la bandiera d’oltralpe è improvvisamente quanto opportunamente stata ritirata.
Una brutta figura che si poteva evitare, magari non facendosi prendere la mano da entusiasmi ideologici e pensando un po’ di più ai problemi di Macerata, che pochi non ne ha, piuttosto che a quelli del proprio partito.

Luca Craia

Latte versato anche nel Fermano. La protesta in solidarietà ai pastori sardi sulla Mezzina.


Non si può non essere solidali con i pastori sardi che protestano per il prezzo del latto che gli viene riconosciuto. Ma anche perché è necessario tutelare la salute dei consumatori nei confronti di leggi di mercato, per lo più imposte dal sistema-Europa, che di tutto si curano tranne che del cittadino. È per questo che oggi ci sarà una manifestazione di protesta e solidarietà, organizzata proprio da quei pastori sardi che da tempo vivono e lavorano nel territorio fermano, insieme alla Lega della Provincia di Fermo guidata dal coordinatore provinciale Mauro Lucentini. Alla protesta parteciperanno anche delegazioni di operatori della pastorizia di origine sarda che vivono in regione. L’appuntamento è per le ore 14,30 presso la stazione di servizio IP lungo la provinciale Mezzina.

Luca Craia