sabato 29 dicembre 2018

Sondaggio di gradimento de L’Ape Ronza: malissimo la Giunta Mancini, l’84% la boccia.


Pessimo risultato per l’Amministrazione Comunale di Montegranaro nel sondaggio di gradimento periodico della pagina Facebook de L’Ape Ronza: i lettori che apprezzano l’operato della Giunta Mancini sono soltanto il 16%. Posto che questo tipo di rilevazione non abbia alcun valore scientifico, vista la mancanza di alcun criterio nella composizione del campione, rimane comunque un dato su cui ragionare, visto che, comunque, la pagina è molto seguita a Montegranaro, sia da chi sostiene la maggioranza che da chi sostiene l’opposizione, ed è quindi pensabile che si siano espressi sia gli estimatori che i detrattori di Ediana Mancini & Co. Per questo i numeri del sondaggio possono comunque essere uno spunto di riflessione: l’84% dei lettori che hanno partecipato non sono soddisfatti dell’azione di governo, e questo è un fatto.
Come poi questo si traduca elettoralmente è tutta da vedere, c’è ancora tempo. I sondaggi come questo saranno ripetuti fino alle elezioni di maggio, in modo che possiamo anche vedere come cambia l’umore politico a Montegranaro, sempre nella consapevolezza che sono solo spunti per ragionare e non dati scientifici.

Luca Craia

venerdì 28 dicembre 2018

Quanto prende Giancarlo Giannini per fare pubblicità alle Marche? È servita a qualcosa?



Sono relativamente buoni i dati del turismo marchigiano, e questo nonostante il sisma e le zone colpite che hanno perso quasi totalmente la loro capacità ricettiva anche e soprattutto a causa dei mancati interventi della politica per salvaguardare il settore in quelle aree. Se ne bea il Presidente Ceriscioli dimenticando di non aver fatto praticamente nulla per portare gli stessi benefici che sembrano esserci altrove anche sui Sibillini, totalmente dimenticati se non per tagliare qualche nastro.
I dati sono comunque buoni, ma è lecito pensare che seguano il trend generale nazionale e non abbiano avuto particolari benefici dalle politiche regionali che, in realtà, sembrano piuttosto fiacche. Non è fiacca, però, la spesa per gli spot promozionali destinati alla televisione, spot piuttosto bruttini e probabilmente scarsamente efficaci nonostante la presenza del bravo attore Giancarlo Giannini.
Ed è proprio questa presenza che stride un po’, a mio modesto parere, con la quasi totale mancanza di investimenti concreti per far ripartire il comparto turistico nelle zone terremotate. Infatti il compenso dell’attore è di 165.600 Euro, certamente non esiguo, probabilmente un tantino fuori misura. Ho forti dubbi che gli spot abbiano contribuito in qualche modo al risultato di incremento delle presenza, ma sono piuttosto convinto che questi soldi, uniti a tanti altri soldi buttati qua e là tanto per andare sui giornali, vedi Risorgimarche, siano soldi sostanzialmente sottratti alla ricostruzione, visto che le zone terremotate in larga parte vivono proprio di turismo. Anzi, vivevano.

Luca Craia


FRONTIGNANO PER IL TERZO ANNO SENZA IMPIANTI DA SCI: LA RABBIA DI ELENA LEONARDI (FRATELLI D'ITALIA)


"SE AVESSERO APPROVATO LA MIA MOZIONE SI SAREBBE SALVATA UNA STAGIONE TURISTICA – COSI' MUORE UN TERRITORIO"

Comunicato integrale

Assistere impotenti a giornate di sole come queste ad alta quota dove la neve avrebbe permesso di sciare riattivando parte dell'economia colpita dal sisma, provoca forte rabbia – esordisce il capogruppo regionale di Fratelli d'Italia Elena Leonardi – tanto più che con la mozione da me presentata sarebbero bastati 200.000 euro per iniziare a partire.
Se l'obiettivo dichiarato dalla Regione è quello di scongiurare lo spopolamento dell'entroterra e l'impoverimento socio-demografico ed economico delle aree colpite dal sisma, come fortemente pubblicizzato con la sottoscrizione del "Patto per la Ricostruzione lo Sviluppo", certe scelte proprio non si giustificano. Infatti a parole si va in una direzione ma a giudicare dai fatti purtroppo la Regione non è conseguente dimostrando disinteresse se per la terza stagione consecutiva la conseguenza è che quella che era tra le più rinomate stazioni sciistiche dell'Italia centrale è abbandonata a se stessa, considerati i necessari interventi che occorre fare per poter riavviare gli impianti di risalita.
Eppure lo scorso giugno all'atto della discussione della mozione della Leonardi, la capogruppo di Fratelli d'Italia evidenzio' la necessità, per il comune di Ussita, di anticipare una cifra che possiamo definire quasi "irrisoria", per far ripartire parte delle seggiovie di Ussita. Chiedevo difatti – prosegue Leonardi – alla Regione di anticipare questa somma in attesa dello sblocco dei 7.960.000 euro di cui al finanziamento complessivo dei fondi del sisma. Sarebbe stata una risposta concreta all'appello ufficiale lanciato dal comune di Ussita, per far tornare a vivere questi luoghi così duramente colpiti, rendendo nuovamente fruibili gli impianti delle "Saliere" e "Belvedere".
Eppure l'assessore competente rispose picche, affermando che un anticipo non poteva essere concesso ma la Leonardi ha prontamente ricordato che i precedenti di anticipazioni finanziarie ci sono stati e la Regione solo in questo caso ha sollevato difficoltà. Forse perchè a presentare la mozione era un consigliere dell'opposizione? Il risultato è che l'economia sciistica e tutto il suo indotto stanno, per il terzo anno, ricevendo un duro colpo che, mi auguro, conclude Leonardi, non sia quello di grazia causa spopolamento e avvilimento degli operatori e degli abitanti, nel rimanere ancora aggrappati in luoghi dove si può ormai solo sopravvivere e non vivere.