venerdì 28 dicembre 2018

Quanto prende Giancarlo Giannini per fare pubblicità alle Marche? È servita a qualcosa?



Sono relativamente buoni i dati del turismo marchigiano, e questo nonostante il sisma e le zone colpite che hanno perso quasi totalmente la loro capacità ricettiva anche e soprattutto a causa dei mancati interventi della politica per salvaguardare il settore in quelle aree. Se ne bea il Presidente Ceriscioli dimenticando di non aver fatto praticamente nulla per portare gli stessi benefici che sembrano esserci altrove anche sui Sibillini, totalmente dimenticati se non per tagliare qualche nastro.
I dati sono comunque buoni, ma è lecito pensare che seguano il trend generale nazionale e non abbiano avuto particolari benefici dalle politiche regionali che, in realtà, sembrano piuttosto fiacche. Non è fiacca, però, la spesa per gli spot promozionali destinati alla televisione, spot piuttosto bruttini e probabilmente scarsamente efficaci nonostante la presenza del bravo attore Giancarlo Giannini.
Ed è proprio questa presenza che stride un po’, a mio modesto parere, con la quasi totale mancanza di investimenti concreti per far ripartire il comparto turistico nelle zone terremotate. Infatti il compenso dell’attore è di 165.600 Euro, certamente non esiguo, probabilmente un tantino fuori misura. Ho forti dubbi che gli spot abbiano contribuito in qualche modo al risultato di incremento delle presenza, ma sono piuttosto convinto che questi soldi, uniti a tanti altri soldi buttati qua e là tanto per andare sui giornali, vedi Risorgimarche, siano soldi sostanzialmente sottratti alla ricostruzione, visto che le zone terremotate in larga parte vivono proprio di turismo. Anzi, vivevano.

Luca Craia