venerdì 11 marzo 2016

Lu Voccentò e le corriere



Un giornale locale nei giorni scorsi ha dato conto dell'interrogazione posta dalla consigliera regionale Marzia Malaigia di Monte Urano circa le tariffe applicate dalla Steat ai ragazzi di Montegranaro. Leggo da un post di Lucentini su questo blog che la questione nasce da un interessamento di Gastone Gismondi e Mauro Raparo. Quest'ultimo è un personaggio che si è sempre occupato della scuola ed in particolare dei trasporti. Lo ricordo alla fine degli anni 70 quando fermava insieme ad altri le diligenze (cosi venivano chiamati i pullman dell'allora ditta Cardinali) sino a quando non ottenne per Montegranaro i migliori pullman di allora (la Setra e l'America Express); rileggere il suo nome dopo tutti questi anni mi fa subito pensare che a distanza di tre decenni è cambiato poco o nulla.
Ma ritornando all'oggi e soprattutto dopo aver ascoltato in streaming le risposte dell'assessore regionale che ha scaricato tutte le responsabilità sulla Provincia e quindi sul Presidente della provincia tale PERUGINI ARONNE il quale firma i contratti di servizio con la Steat castigando i suoi concittadini. Insomma secondo alcuni software che si avvalgono dei satelliti geostazionari il percorso da Montegranaro a Fermo e di circa 16 km mentre i cittadini di Montegranaro ne pagano più di 20. Non è una questione di lana caprina: oltre i 18,1 km il prezzo del biglietto aumenta e non di poco, calcoli approssimativi parlano di risparmio di circa 80 euro per l'intero anno scolastico. Inoltre oltre i 20 km sembra si debba garantire il posto seduto, cosa che regolarmente non avviene.
Quindi se tutto questo risponde al vero i concittadini di Aronne Perugini pagano un servizio che non hanno (posti a sedere) e una tariffa di tratta 4 anziché di tratta 3 con un aggravio di costo di circa 80 euro. A detta dell'assessore poi il tutto viene certificato dalla provincia con una relazione nella quale dichiara che è tutto ok. Sempre se tutto sia vero dovremmo chiedere ad Aronne Perugini di restituirci i soldi che abbiamo speso in più dal 2007 ad oggi per i quali era chiamato a vigilare e non lo ha fatto, in alternativa trarre le conseguenze e far sedere alla poltrona gente più attenta ai soldi almeno dei propri concittadini.
E il diritto allo studio? la protezione del proletariato? I figli degli operai non devono avere le stesse possibilità di studiare degli altri? Come? Facendogli avere un pessimo servizio e aumentando loro le tariffe?? Quando gli 80 euro li dà Renzi fa la differenza, quando li deve sborsare un proletario per far studiare suo figlio non contano un...

Lu Voccentò e il paese vecchio



Dopo Luca Craia e la Signorina Amici, anche città vecchia, scopre che il centro storico della città, versa in condizioni deprecabili, sia dal punto di vista della manutenzione ordinaria che in quella straordinaria, e pertanto muniti di proiettore hanno evocato il fantasma dell'assessore Beverati il quale dopo aver assistito alle proiezioni sollecitato probabilmente da quell'aria di sinistra che si respirava a pieni polmoni si è reso conto che quello che da tempo leggeva sull'Ape Ronza corrisponde al vero. Quindi ha tirato fuori dal cilindro per l’ennesima volta la casa venduta a 1 da ristrutturare in 3 anni. Non ci è dato sapere come si ristrutturerà l'importante che si ristrutturi, magari tinteggiando gli esterni con un bel giallo meglio ancora se fosse arcobaleno con prevalenza di rosso. Per quanto riguarda le manutenzioni e la pulizia si è convenuto che ci vorrà tempo, che rappresenta il comune denominatore del degrado del centro storico, cioè è da tanto tempo che non si fa nulla.

Beverati il machiavellico



Lo avevo sottovalutato, lo devo ammettere. Credevo che avesse perso parecchi colpi ultimamente e che la sua azione politica si fosse affievolita di molto, tanto da pesare quasi niente in seno alla sua maggioranza; e invece Beverati mi stupisce con effetti speciali degni di Telefunken. L’operazione messa a segno con il comunicato congiunto Comune-Città Vecchia è un autentico capolavoro politico, una perla di strategia.
Beverati recupera i rapporti con una delle associazioni più importanti e corpose del panorama montegranarese e ricuce uno strappo che pareva irrecuperabile fino a poche settimane fa. Un’operazione brillante di marketing politico che fa guadagnare all’amministrazione Mancini un botto di punti in un colpo solo. Un’operazione che, oltretutto, accontenta i dissidenti di Città Vecchia vicini all'amministrazione comunale che erano fuoriusciti, riaprendo la porta per un eventuale loro rientro.
Ma c’è di più: fa la pace con quella parte del PD, che da sempre siede al vertice dell’associazione, che s’era scansata e s’era posta in un atteggiamento fortemente critico nei confronti della sua segreteria e dell’amministrazione comunale. E riesce a fare tutto questo in contemporanea con la presa di posizione del suo Sindaco contro l’Ente Presepe, sottolineando una certa distanza tra le associazioni che lo compongono. Un’opera di eccellenza politica di rara finezza.
C’è solo un piccolo dettaglio: manca ancora il progetto per il centro storico. Ancora si parla di case a un Euro come la soluzione quando, dopo due anni, se ne è “venduta” solo una. Si parla di pulizia che finalmente arriverà ma si sapeva già perché era nel contratto dell’appalto per l’immondizia. Si parla di monitoraggi e stupidaggini varie quando il centro storico non figura nel piano delle opere pubbliche e non c’è un centesimo destinato al paese antico. Si parla ancora, udite udite, di viale Gramsci indicandolo come parte del problema, denunciando così un’idea molto confusa persino del concetto stesso di centro storico. Insomma, la solita fuffa, ma condita molto bene. Che dire: complimenti.

Luca Craia