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venerdì 19 dicembre 2014

La politica montegranarese coerentemente incoerente.



Sarebbe bastato poco per dare un segnale diverso. Non si è mai trattato, d’altronde, di voler sanare l’economia italiana (e quella montegranarese) tagliando le indennità agli amministratori. Si trattava di far vedere che chi amministra è disposto a sacrificarsi così come fanno i comuni cittadini. Invece si è dimostrata, ancora una volta, l’estrema distanza che c’è tra la vita reale e chi ne detta le regole.
Una bruttissima pagina, l’ennesima, della politica nostrana. Una scena fatta di reciproche accuse di ipocrisia e incoerenza, tutte fondate, eccezion fatta per i 5 Stelle che di indennità non ne hanno mai prese. Accuse fondate e reciprocamente giuste. Infatti, è vero che chi oggi ha proposto la mozione (Viviamo Montegranaro) l’aveva bocciata (la stessa, così come è stato dichiarato) qualche anno fa quando fu presentata da membri dell’attuale maggioranza. È anche vero che chi oggi l’ha bocciata l’aveva proposta para para. Tutto ciò dimostra tante cose e forse l’attaccamento al vile denaro dei nostri politici è l’ultima. Dimostra insensibilità, distanza dai problemi reali, scarso rispetto per i cittadini. Non ci ha commosso la strenua difesa del proprio reddito da parte degli amministratori: lo sappiamo benissimo che è giusto che vi sia un compenso, ma un gesto simbolico sarebbe stato apprezzato.
Un gesto simbolico, infatti. Questo intendevo dicendo che sarebbe bastato poco. Sarebbe bastato che la maggioranza, pur respingendo la mozione congiunta dei 5 Stelle e del gruppo di Gismondi, avesse proposto di istituire una commissione per studiare una proposta unitaria e condivisa. Invece ci si è limitati a salvaguardare il proprio gettone. Brutta scena. L’ennesima.

Luca Craia

venerdì 3 ottobre 2014

Antonelli: non c’è collegialità, nessuno mi ha consultato. Mi stanno sostituendo con Basso?



Non comprendo e mi amareggia come il Sindaco e la Giunta hanno gestito la vicenda dei tre Consiglieri di Montegranaro Riparti che non hanno votato la variante al PRG di Bisacci. Non si può processare con tanto di condanna il capogruppo Eros Marilungo prima di averlo ascoltato, ciò può sembrare il rimprovero di un maestro al suo scolaro che non ha fatto bene i compiti assegnati o l'atteggiamento intransigente di una feroce dittatura. Io, della vicenda, mi assumo la mia parte di colpa perché non ho supportato tali consiglieri allo scopo di permettere loro un consapevole e sereno voto. Il corpo giudicante, ovviamente senza avermi comunicato nulla, avrebbe già deciso di far decadere il capogruppo Marilungo sostituendolo con Gaudenzi, alla faccia della collegialità. Forse allora le voci che mi davano come detronizzato da Presidente in favore di Gianni Basso poi non erano tanto infondate. Credo che la maggioranza più che fare un processo al suo interno per un errore veniale di percorso a cui tutti forse abbiamo concorso, farebbe meglio a sottolineare il comportamento della minoranza targata Gismondi-Basso, che ha gestito per il 99% tutta la variante, poi nel momento cruciale ha abbandonato la barca a modo di Schettino. Debbo segnalare che ho molto apprezzato il comportamento di Giovanni Marilungo, esempio di coerenza e serietà nella vicenda Bisacci, forse l'unico attore che è uscito bene da questa brutta storia.

Walter Antonelli

martedì 30 settembre 2014

Comunicato del gruppo consiliare Gastone Gismondi



Riceviamo e pubblichiamo.

Facciamo un pò di chiarezza sulla vicenda legata alla variante al PRG di ieri sera: l'amministrazione comunale si fregia con tanto ardore e "coerenza politica" di non aver approvato in consiglio comunale, una variante al PRG comunale, perchè contrari al consumo eccessivo di suolo e perchè responsabili nei confronti dei propri elettori! NIENTE di tutto ciò invece, perchè come spiegato in sede di consiglio, proprio dagli stessi assessori, la variante al PRG in fase di adozione definitiva, avrebbe modificato solamente alcuni dettagli strategici senza variare minimamente l'indice di FABBRICABILITA' dell'area in oggetto. Si potevano fare abitazioni ieri così come si potranno fare abitazioni domani! Infatti PRIMA del consiglio comunale l'area oggetto di variante era una ZONA C di ESPANSIONE RESIDENZIALE, mentre dopo la non approvazione di ieri sera, l'area rimane una ZONA C di ESPANSIONE RESIDENZIALE! Quindi la "coerenza politica" sbandierata da alcuni assessori comunali, andrebbe sbandierata quando la si professa veramente, e non per giochi politici speculativi, nei confronti degli IGNARI "elettori" non competenti in materia urbanistica. Anzi andrebbe ricordato che lo stesso ufficio tecnico del Comune di Montegranaro, raccolti i molti pareri già espressi dagli enti pubblici di riferimento(ASUR, Genio Civile, Provincia ecc...), ha decretato perfettamente approvabile la variante al PRG, nei modi e nei termini già effettuati dai privati. Quindi a questo punto, se si tratta di scelta politica legittima, bisognerebbe assumersi la responsabilità di avere la necessaria sincerità ed obiettività di giudizio per tutti i privati e tutte le situazioni che, come dice L'assessore Perugini, "si presenteranno di volta in volta"...Ma se non ricordiamo male la volta scorsa è stata approvata una variante al PRG per trasformare suolo agricolo in suolo edificabile!!! Quindi a questo punto, in quel terreno dove prima cresceva il grano, ora potrà diventare un bel campo con svariati metri cubi di CEMENTO sopra, non certo un modello innovativo a consumo di suolo 0! Ma che bella "COERENZA POLITICA".

Gastone Gismondi, Annalina Zincarini, Mauro Lucentini.

La spiegazione di Sara De Luca su quanto accaduto in Consiglio



Caro Luca, mi permetto di usare il tuo spazio per dare una risposta che devo a tutti. In primis vorrei spiegare che il mio comportamento, che potrebbe sembrare incoerente, nasce dalla confusione e dall'inesperienza..non ho problemi ad ammettere l'errore nell'andarmene senza dare spiegazioni e ne faccio pubblica ammenda. Molto semplicemente io sono assolutamente d'accordo con la mia maggioranza nel sostenere una linea politica intransigente riguardo il consumo scellerato del suolo pubblico, ma in questo caso si trattava di una variante( per quanto discutibile) ormai in dirittura d'arrivo e sulla carta conforme..ho semplicemente pensato che fosse assurdo rimandarla indietro agli stessi uffici che l'hanno ritenuta idonea giunti a questo punto, inoltre poiché cerco(non tanto bene a quanto pare)di fare politica da pochi mesi ammetto di non aver avuto la giusta lungimiranza sulla strumentalizzazione che ne sarebbe stata fatta. Con un bel po' di amarezza ,

Sara De Luca