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mercoledì 27 gennaio 2016

Telefono Azzurro e Arkeo per il progetto Fiori d’Azzurro



Ogni anno l’associazione Telefono Azzurro organizza, ad aprile, una manifestazione nazionale per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle problematiche relative alla violenza sui minori e tra minori e per raccogliere fondi destinati alla lotta a questi fenomeni. L’evento, che da anni porta il titolo di Fiori d’Azzurro, si terrà nel fine settimana del 16 e 17 aprile in tutta Italia. Verranno allestiti dei piccoli stand dove trovare materiale illustrativo delle attività dell’Associazione e dove poterle sostenere tramite l’acquisto di una pianta floreale.
Arkeo ha stretto una collaborazione con Telefono Azzurro al fine di promuovere l’iniziativa a Montegranaro. I nostri volontari saranno presenti nelle piazze, davanti alle chiese principali, all’uscita dalle messe e saranno a disposizione per chi volesse contribuire all’opera importante di Telefono Azzurro.

Luca Craia

martedì 10 novembre 2015

Ospedale di Montegranaro: che ne vogliamo fare?



Fa rabbia e tristezza vedere il nostro ospedale o, meglio, quello che era il nostro ospedale, oggi praticamente deserto e svuotato di quasi tutti i servizi. Quello che era una struttura all’avanguardia e un nosocomio che funzionava anche grazie a professionalità importanti (ricordiamo, per citarne uno, il compianto dottor Enzo Allegri), oggi, eccetto piccole ma preziose eccezioni come l’Hospice e il centro per l’alzheimer, è una scatola vuota. Eppure la struttura è ancora più che valida, la sua ubicazione ancora molto funzionale e la sua potenziale utilità è palese. Perché lasciarlo in queste condizioni?
La sanità fermana è in gravi difficoltà, con un ospedale centrale insufficiente, un progetto per una nuova struttura che, per ora, è solo sulla carta e che sembra vi debba rimanere ancora a lungo, i piccoli nosocomi periferici in chiusura. I servizi diminuiscono nel momento in cui forse c’è maggiore domanda. L’offerta si sta spostando nella sfera dell’imprenditoria sanitaria privata. Non sarebbe forse il caso di approfittarne?
La proprietà dello stabile è pubblica. Dopo aver visto naufragare progetti faraonici e fantomatici, cliniche del piede che sono esistite solo nei sogni di qualcuno, progetti di riconversione che non sono mai decollati anche per un’insufficiente pressione politica, credo sia giunto il momento di rimettere mano allo stabile e farlo rivivere, magari rendendolo anche remunerativo per la collettività. Penso ad un bando per affidarlo a privati il locazione o, addirittura, alla sua alienazione.
Uno stabile così grande richiede manutenzioni costanti e costose. Allo stato attuale è destinato a deperire e, quindi, a deprezzarsi. Penso sia il caso di pensare ad un suo utilizzo che sia di salvaguardia economica dell’ente pubblico, di utilità per la comunità montegranarese e che ne scongiuri il degrado. Speriamo che la politica ci pensi, almeno. Prima che sia troppo tardi.

Luca Craia