Simone
Pirro, portavoce della coalizione “Io sto con Gastone” ed ex presidente di
Città Vecchia, risponde al mio articolo “Il progetto sul centro storico di
Gismondi-Pirro? Mi pare che non c’è.” (http://laperonza.blogspot.it/2014/01/il-progetto-sul-centro-storico-di.html#comment-form)
in questo modo. Mi pare opportuno dare il giusto rilievo per poi replicare a
mia volta.
Il progetto redatto dall'UNICAM c'è eccome, tanto che al convegno di
presentazione e raccolta di proposte ed opinioni (Associazioni comprese), tu
eri presente in aula (Oratorio S.Giovanni Battista), quindi sai anche che i
Professionisti ci sono ed hanno un nome ed un cognome:
- Piergiorgio Bellagamba, Architetto, Professore ordinario in Urbanistica,
Facoltà di Architettura di Ascoli Piceno.
- Paolo Santarelli, Architetto, PhD researcher, Scuola di Architettura
e Design di Ascoli Piceno.
Per quanto riguarda la questione degli studenti, anche se non vi hanno lavorato
spendo volentieri un pensiero per loro, perchè penso meritino il massimo
rispetto (il mio quanto il tuo) in quanto saranno loro i professionisti di
Domani, ed è bene non dimenticarlo mai.
Il programma sul centro storico è molto ambizioso, ma con i piedi ben saldi a
terra, con l'intento di farlo rivivere a 360° (anche dai giovani) e mi
rincresce il fatto che dopo anni di lotte sia proprio tu ad esserne
perplesso...
Chiudo dicendoti che se vorrai visionare il lavoro svolto, il mio
numero lo sai, sarò lieto di confrontarmi con te (perseguiamo lo stesso fine),
ma ti RIBADISCO ancora una volta, che la questione legata alla bocciatura del
bilancio nell'autunno scorso, ha di fatto sospeso il rapporto con TERRE.IT
(http://www.terrepuntoit.eu/) con tutte le conseguenze del caso riguardo ad una
sua pubblicazione, proprio perchè intercorre un rapporto tra Professionisti.
Simone Pirro
Simone Pirro parla del progetto
Unicam come se lo conoscesse bene. Ed è questo che non capisco: dov’è questo progetto? In mano a chi è?
Un altro punto: è vero che ero
presente alla presentazione del progetto. Ma era solo una presentazione,
appunto. Il lavoro sarebbe stato svolto dopo. In questo lasso di tempo non sono
mai stato consultato né come rappresentante dell’associazione più attiva in
termini di monitoraggio dello stato del quartiere né come cittadino residente. E
non mi risulta che siano stati consultati altri residenti. Quindi il progetto è
stato redatto, immagino, nel chiuso dello studio di chi ci ha lavorato. Sarebbe
stato più produttivo ascoltare le problematiche reali dei residenti e di chi ci
opera economicamente e socialmente. Del resto lo stesso allora Sindaco Gismondi
disse che il lavoro doveva essere arricchito “dal contributo che potrà venire dalle associazioni cittadine, a
partire da Città Vecchia che organizza questo incontro insieme a noi, che
vorranno dare un loro contributo per stilare un'idea progettuale da cui partire
per avviare un discorso serio e condiviso di recupero”. E Santarelli ribadiva:
“il tema va affrontato in maniera
condivisa, non può essere deciso nelle segrete stanze”. Con chi si è
condiviso il tema? È stata contattata solo Città Vecchia?
Ancora: le parole lette sul
giornale circa un rilancio del centro storico attraverso “wi-fi” ed eventi vari
fanno comprendere come sia ancora lontana la reale comprensione del problema in
essere. Ci sono delle emergenze da risolvere con estrema celerità. C’è da
equiparare la qualità della vita dei residenti nel centro storico a quella
degli altri cittadini montegranaresi. Ci sono fattori di rischio notevoli che
vanno rimossi in fretta. Poi è necessario mettere in campo strategie per
ripopolare il quartiere, ma wi-fi ed eventi servono ad attirare l’attenzione,
non a risolvere i problemi.
Altra considerazione: non conosco
il progetto e quindi non posso dare un giudizio su di esso. Rimane però il
fatto che l’amministrazione Gismondi, come temevamo all’inizio, ne ha fatto un
alibi per non operare in questo campo, lasciando il centro storico senza alcun
intervento sostanziale, eccezion fatta per quelli improcrastinabili, per un
lunghissimo periodo.
Concludo: sono curiosissimo di
vedere questo progetto ma non lo vedrò in privato con chicchessia (nemmeno con
Simone Pirro che, ribadisco, non capisco come l’abbia in mano) perché ritengo che sia un bene pubblico, pagato con soldi
pubblici, che debba essere a disposizione di tutti. Infatti, la domanda che
più che altro mi pongo è questa: come mai il portavoce della lista Gismondi, in
lizza per la campagna elettorale, ha in mano un progetto finanziato dal Comune
e questo progetto non è stato reso pubblico?
Luca Craia