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sabato 18 ottobre 2014

Montegranaro cerca di vincere la fobia dei sensi unici. Il piano di Arkeo è pronto da anni.



Lo predisponemmo anni fa e lo proponemmo all’allora Amministrazione Gismondi che, di primo impatto, si disse interessata per poi lasciare il tutto nel cassetto delle cose dimenticate. Lo abbiamo proposto all’attuale amministrazione appena insediata ma, a tutt’oggi, non abbiamo ricevuto risposte. È un piano particolareggiato del traffico redatto dai tecnici di Arkeo, praticamente pronto, e a costo zero per la collettività. Certo, va rivisto, discusso con gli operatori del settore come le autolinee cittadine o le associazioni dei trasportatori, ma il piano di Arkeo può essere un ottimo punto di partenza per snellire il traffico montegranarese e creare nuovi posti auto.
Oggi che vediamo il Comune che sperimenta il senso unico in via Vecchia Fermana e via del Cimitero mi sembra giusto ricordare l’esistenza di questo lavoro effettuato gratuitamente dai nostri tecnici che abbiamo già messo a totale disposizione della collettività. Noi siamo certissimi che rivoluzionare il traffico con una circolazione a senso unico ponderata porterà immensi benefici alla collettività. Se anche in piazza Mazzini la pensano così qualcuno si faccia vivo, senza timori. Non chiederemo un centesimo, così come mai abbiamo chiesto soldi alla collettività per le nostre iniziative.

Luca Craia

Montegranaro cerca di vincere la fobia dei sensi unici. Il piano di Arkeo è pronto da anni.



Lo predisponemmo anni fa e lo proponemmo all’allora Amministrazione Gismondi che, di primo impatto, si disse interessata per poi lasciare il tutto nel cassetto delle cose dimenticate. Lo abbiamo proposto all’attuale amministrazione appena insediata ma, a tutt’oggi, non abbiamo ricevuto risposte. È un piano particolareggiato del traffico redatto dai tecnici di Arkeo, praticamente pronto, e a costo zero per la collettività. Certo, va rivisto, discusso con gli operatori del settore come le autolinee cittadine o le associazioni dei trasportatori, ma il piano di Arkeo può essere un ottimo punto di partenza per snellire il traffico montegranarese e creare nuovi posti auto.
Oggi che vediamo il Comune che sperimenta il senso unico in via Vecchia Fermana e via del Cimitero mi sembra giusto ricordare l’esistenza di questo lavoro effettuato gratuitamente dai nostri tecnici che abbiamo già messo a totale disposizione della collettività. Noi siamo certissimi che rivoluzionare il traffico con una circolazione a senso unico ponderata porterà immensi benefici alla collettività. Se anche in piazza Mazzini la pensano così qualcuno si faccia vivo, senza timori. Non chiederemo un centesimo, così come mai abbiamo chiesto soldi alla collettività per le nostre iniziative.

Luca Craia

Montegranaro cerca di vincere la fobia dei sensi unici. Il piano di Arkeo è pronto da anni.



Lo predisponemmo anni fa e lo proponemmo all’allora Amministrazione Gismondi che, di primo impatto, si disse interessata per poi lasciare il tutto nel cassetto delle cose dimenticate. Lo abbiamo proposto all’attuale amministrazione appena insediata ma, a tutt’oggi, non abbiamo ricevuto risposte. È un piano particolareggiato del traffico redatto dai tecnici di Arkeo, praticamente pronto, e a costo zero per la collettività. Certo, va rivisto, discusso con gli operatori del settore come le autolinee cittadine o le associazioni dei trasportatori, ma il piano di Arkeo può essere un ottimo punto di partenza per snellire il traffico montegranarese e creare nuovi posti auto.
Oggi che vediamo il Comune che sperimenta il senso unico in via Vecchia Fermana e via del Cimitero mi sembra giusto ricordare l’esistenza di questo lavoro effettuato gratuitamente dai nostri tecnici che abbiamo già messo a totale disposizione della collettività. Noi siamo certissimi che rivoluzionare il traffico con una circolazione a senso unico ponderata porterà immensi benefici alla collettività. Se anche in piazza Mazzini la pensano così qualcuno si faccia vivo, senza timori. Non chiederemo un centesimo, così come mai abbiamo chiesto soldi alla collettività per le nostre iniziative.

Luca Craia

martedì 30 settembre 2014

Parcheggi selvaggi, strade strette e doppi sensi (di marcia).



Parlare di sensi unici a Montegranaro disturba, forse perché è il ragionamento politico che spesso va proprio a senso unico. Proporre di mettere una strada a senso unico, o un intero piano del traffico basato su questo tipo di circolazione, nella migliore delle ipotesi suscita ilarità da parte di coloro a cui la decisione compete. Lo dico con cognizione di causa visto che, non solo da queste pagine, ho proposto più volte questa soluzione, anche presentando una bozza di progetto redatto da tecnici della mia associazione che è stato prontamente infilato nel cassetto delle “cose da dimenticare”.
Ora una lettrice mi manda la foto di via Custoza all’ora non proprio di punta ma quasi. È una zona che i Montegranaresi conoscono bene e sanno quanto sia complicato transitarci. C’è una famosa panetteria in quell’area e molti vi vanno a fare compere. Ciò comporta un traffico piuttosto elevato per una stradina molto stretta. Aggiungiamoci la ben nota maleducazione dell’automobilista nostrano ed ecco qua che abbiamo quotidiani ingorghi. Risolvibili mettendo a senso unico la strada e, magari, elevando qualche contravvenzione. Che ci vuole? Volontà, coraggio e ragionamento a più sensi di marcia.

Luca Craia

martedì 15 luglio 2014

Il romantico trenino che paralizza il traffico



A Montecosaro Scalo il sottopasso che consentirà all’ex statale 78 di scavalcare la linea ferroviaria Civitanova Marche-Fabriano è quasi pronto. Si tratta di un lavoro imponente, che è costato molti soldi, e che serve ad evitare che l’enorme mole di traffico che la strada in questione porta ogni giorno venga sistematicamente bloccata dal passaggio a livello. Mi sembra lecito domandarmi se questo investimento sia proficuo, se abbia un rapporto costi-benefici interessante oppure se si potesse o dovesse evitare.
La “littorina” che collega la costa all’entroterra è un trenino storico, ha il suo fascino e la sua poesia. Non so se vi è capitato mai di vederlo passare mentre eravate fermi alle sbarre di uno qualsiasi dei passaggi a livello che intersecano l’ex statale. Se si avrete sicuramente notato che, a bordo del piccolo convoglio, raramente ci sono più di dieci persone, macchinista compreso. Contiamo invece quanta gente viene fermata in macchina per consentirne il passaggio. 
Ogni passaggio a livello blocca almeno dieci macchine, quello sulla statale adriatica di Civitanova Marche paralizza l’arteria principale per decine di minuti arrestando il traffico stradale anche nelle vie di intersezione e parallele. Si tratta, quindi, di centinaia di persone bloccate, che perdono tempo, denaro, con veicoli fermi che inquinano inutilmente, il tutto per consentire un servizio di trasporto la cui utilità appare piuttosto limitata, considerando il numero di utenti. E anche quando l’utenza aumenta, ad esempio in orari scolastici, lo stesso servizio potrebbe essere tranquillamente sostituito con una o più corse di autobus. Invece si preferisce spendere denaro pubblico per costruire sottopassaggi e bloccare strade di grande percorrenza. Solite questioni all’italiana.

Luca Craia

giovedì 19 giugno 2014

Parcheggi selvaggi nel centro storico: pericolosi anche per la pubblica incolumità



La foto che vedete è stata scattata stamattina in via Don Minzoni, l’unica via di uscita carrabile dal centro storico. La Volkswagen nera sulla sinistra è parcheggiata in quella maniera assurda da due giorni, è venuta la Polizia Municipale ma nulla ha potuto. Tale vettura blocca il transito in maniera quasi totale. Ieri una macchina della Croce Gialla che trasportava un malato soggetto a cure domiciliari è riuscita a passare dopo innumerevoli manovre perdendo un sacco di tempo. Immaginate se dovesse passare un’ambulanza per un’emergenza.
Eppure non si può fare nulla contro il cittadino che ha parcheggiato così. Nel centro storico non esiste una segnaletica che regoli la sosta, per cui quasi tutte le vetture parcheggiate, pur non arrecando disturbo, potrebbero risultare in divieto di sosta. È per questo che non si è potuti interventire contro questo automobilista scriteriato: fare la multa a lui equivale a farla a metà dei residenti nel centro storico.
Occorre quindi predisporre una segnaletica che regoli la sosta in maniera adeguata, derogando laddove necessario alle norme del codice in considerazione delle peculiarità del quartiere. La segnaletica dovrebbe garantire il transito e dovrebbe insegnare agli indisciplinati quello che il buon senso da solo non riesce. Più volte ho sollecitato le vecchie amministrazioni su questo tema: speriamo che la nuova si dimostri più sensibile.

Luca Craia