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martedì 27 ottobre 2015

La Perla. Prende fuoco la parola “cinema”. Tentato suicidio?



Intorno alle 13 la scritta Cine Teatro La Perla, posta sopra l’ingresso di viale Gramsci del teatro montegranarese, ha preso fuoco. In particolare è stata la parola CINEMA a incendiarsi, sprigionando fumo e annerendo la parete retrostante. Spiegazione razionale: trattasi di cortocircuito. Può capitare, anche se la domanda sorge spontanea: è così facile, in un teatro appena ristrutturato e in procinto di essere re-inaugurato, che qualcosa prenda fuoco?
Ma c’è un’altra spiegazione. Forse più realistica ma non meno preoccupante. La parola cinema è depressa da tempo: sono anni che la sala è chiusa e anche negli anni precedenti la chiusura le cose non andavano affatto bene. Qualche tempo fa il vicesindaco ha candidamente ammesso che, per quest’anno, di cinema non se ne parlerà perché il Comune non ha richiesto i contributi regionali per l’adeguamento della sala al digitale. E così la depressione della parola Cinema è peggiorata, al punto che oggi, la poverina, piangendo e disperandosi, gridando “non mi vogliono più, per me non c’è più posto!” si è data fuoco. È grave, ma gli elettricisti non disperano di salvarla.

Luca Craia

venerdì 9 ottobre 2015

Il Comune se la prende comoda e perde il finanziamento per il Cinema



Non so se sia il giornalista un po’ confuso, che sul giornale addirittura fa suonare il violino a Francesco Di Rosa, o qualche politico nostrano in vena di autolesionismi, fatto sta che leggere l’articolo sull’apertura presunta (tocca presumere, perché, visti i ritardi, faccio come San Tommaso e credo quando tocco) riapertura del La Perla suscita me ilarità mista a un po’ di stizza. Infatti è curioso quanto si dichiara, appunto, sui ritardi. Il giornale dice che, visto che ormai aprire per lo spettacolo di Celestini (vendendosi la pelle prima di avere ammazzato l’orso) non era stato possibile, allora se la sono presa comoda per fare le cose per bene.
Ok, ci sta, anche perché sembra che restaurare il lampadarione centrale sia stata impresa titanica. Però, poco più avanti nell’articolo, si dice che i finanziamenti per convertire il cinema al digitale sono stati persi perché il cinema era chiuso. A parte che, presentando un progetto in cui si fossero fornite date certe sull’apertura si sarebbe potuto tranquillamente concorrere al finanziamento, fosse vera l’impossibilità di partecipare per la chiusura della sala, perché allora se la sarebbero presa tanto comoda? Perché non si sono sbrigati?

Luca Craia

sabato 13 giugno 2015

Che fine ha fatto il Cineteatro La Perla?



Doveva essere pronto ad aprile per lo spettacolo di Ascanio Celestini ma oggi, che è giugno inoltrato e Veregra Street è alle porte, non sappiamo a che punto stanno i lavori di ristrutturazione del nostro cineteatro. Si sono complicate le cose? Forse. Si è partiti il ritardo? Altrochè! Ci sono cose che i cittadini non sanno? Molto probabile. Fatto sta che il cantiere esterno è stato smantellato, evidentemente per dare spazio al Festival imminente, mentre all’interno non si sa a che punto si sta ne qualcuno si è preoccupato di farci sapere qualcosa. Si riapre a settembre? Si pensa a una programmazione per l’inverno? È ora di metterci mano, ma se non c’è il teatro…

Luca Craia