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martedì 20 ottobre 2015

Frane e esondazioni: tutta colpa dei privati (secondo il giornale)



Non ho capito: secondo il Corriere Adriatico il Comune non potrebbe intervenire nella zona industriale di Piane Chienti perché, per via della questione Calepio, non avrebbe la proprietà delle aree? Quindi per questo le fogne si intasano e i torrenti esondano? Non capisco davvero: le fogne sono di proprietà pubblica e quindi, se si intasano, la responsabilità è pubblica. Se a intasarle sono materiali provenienti da aree private. il Comune deve intervenire sui privati e obbligarli ad evitare che questo accada. Del resto, lo dice il giornale stesso, anche la Provincia di Fermo (retta dal nostro assessore ai lavori pubblici, va ricordato) ha obbligato i proprietari frontisti di via Bore di Chienti a intervenire per pulire i fossi, multandoli per i danni dell’ultima “alluvione”. Solo che ha fatto solo quello: l’asfalto della strada è in condizioni pessime e, se piove, questa diventa pericolosa a prescindere dalla pulizia dei fossi. E, in quanto alla strada di Piane di Chienti, mangiata dal fiume, che faciamo? Insomma: è sempre colpa dei privati?

Luca Craia

sabato 26 settembre 2015

I Cinque Stelle puliscono il Campo dei Tigli. Lo stesso.



Nonostante l’intervento in emergenza da parte del Comune per pulire il Campo dei Tigli prima che lo facessero i ragazzi del Movimento Cinque Stelle montegranarese, questi ultimi ci hanno messo mano lo stesso. Pensavano, stamattina, dopo aver scoperto che il Comune li aveva battuti sul tempo tagliando siepi e prati, di passare al piano B, ossia di dedicarsi a un’altra zona, tanto a Montegranaro c’è solo da scegliersi l’area degradata su cui intervenire. Invece, dopo una breve ispezione, hanno deciso di restare sul Campo dei Tigli. Perché? Perché, dice uno dei volontari, “pulire non significa tagliare siepi ed erba ma raccogliere plastica vetri pile spazzolini da denti. Il campo dei tigli era in condizioni indecenti: tombini otturati, sotto le gradinate abbiamo raccolto almeno 4/5 sacchi di bottiglie di plastica”.  Quindi l’azione di pulizia pentastellata si è resa comunque necessario vista l’approssimazione del Comune che, come capita quasi sempre, si è limitato a un intervento puramente di facciata.
Dopo aver tirato a lucido approfonditamente l’area dietro la chiesa di San Serafino, i volontari a cinque stelle si sono recati presso il campetto da calcio di via Lazio dove hanno proseguito l’azione di ripulitura. Il tutto per segnalare che i cittadini possono fare la loro parte e farla bene, ma non possono sostituirsi all’ente pubblico. A meno che non passi finalmente l’idea di baratto amministrativo.

Luca Craia