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mercoledì 13 luglio 2016

Una programmazione culturale agostana, solo per chi resta. E se non ci fossero le associazioni…



Prima di entrare nel merito della questione dell’estate “culturale” montegranarese, permettetemi di scherzare un po’ sul solito Vicesindaco che si lamenta del fatto che “qualcuno” (Il mio nome è Qualcuno, e non è un film con Terence Hill), ironizzava sulla programmazione estiva, appunto, mentre la risposta a quel “qualcuno” è poi arrivata con la stampa che pubblica il programma. Solo che a pubblicare il programma è sempre lo stesso Qualcuno, cioè io. Il Vicesindaco è distratto, il caldo lo prova molto.
Passiamo alla programmazione. In effetti c’è qualcosa a Montegranaro, il paese non è del tutto morto, ma vediamo cosa c’è, sottolineando che fare una programmazione estiva a metà luglio, già di per sé, non testimonia un grande entusiasmo e non ci si aspettano certo scintille.
Luglio è per gli sportivi. Se non vi piace lo sport vi potete consolare con gli Amici della Musica ma, per il resto, andate fuori, anche se il concerto degli Africa Unite non è male, bisogna dire che è un bel colpo. Ma è un colpo della Croce Gialla. Che poi il Comune dia una mano finanziariamente è lodevole, ma diamo a Cesare quel che è di Cesare e non appendiamoci medaglie altrui come, anche stavolta, si è fatto. C’è la cena in piazza ma io devo ancora capire il nesso tra la mangiata e la cultura. Mah.
Poi c’è agosto. E agosto è interessante, bisogna ammetterlo. C’è il teatro in piazza, vivadio, c’è il cinema.  Ma è agosto. Si dà per scontato che la gente non abbia possibilità di andare fuori e resti in paese. Che magari è pure vero, ma un po’ di questa bella programmazione agostana non poteva essere messa anche a luglio?
Infine c’è settembre, e non si capisce cosa c’entri con la programmazione estiva.
Conclusione: buono agosto ma perché agosto? Per il resto, come sempre, senza associazioni e volontari a Montegranaro non si fa niente.

Luca Craia