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venerdì 23 settembre 2016

BUGIE E PROCLAMI : NO QUANDO SI PARLA DI SCUOLA - Comunicato di Viviamo Montegranaro



Molto si è parlato e troppo si è detto in questi giorni, quando le scosse del terremoto ancora troppo scuotono il nostro territorio, circa la sicurezza in cui versa la Scuola di Santa Maria.
Non ci sembra normale che, nonostante le tante richieste pervenute dal Consiglio di Istituto e da molti genitori, solo con un accesso agli atti amministrativi effettuato dal un consigliere di ViviAmo Montegranaro si è avuta conoscenza che l’edificio scolastico di Santa Maria, edificato negli anni ’70, è stato oggetto di un importante progetto esecutivo di miglioramento sismico, redatto dall’Ing. Renzi, consegnato al Comune nel febbraio 2016 il cui adeguamento imporrà una spesa di oltre 500.000 euro.
La verifica di vulnerabilità sismica attuale dell’edificio attribuisce un indice di rischio pari a 0,36, ossia 1/3 del valore ottimale (che ovviamente è 1)
La cosa ci preoccupa e non poco.
Alcune domande a questo punto si impongono alla Sindaca di Montegranaro:
1) Perché si sente solo ora la necessità di informare la popolazione, dopo circa 1 settimana dall'inizio della scuola?
2) Perché la riunione indetta, che è stato bene fare, non è stata fatta nell'imminenza del terremoto ed in ogni caso prima che la scuola iniziasse?
3) Perché si minimizza e rassicurano i genitori quando la Scuola è stata dichiarata dalla Protezione Civile parzialmente inagibile visto che 4 aule e il refettorio sono stati considerati a rischio crollo?
4) Perché altri Comuni vicini, tra cui Monte Urano, in condizioni di stabili scolastici in parziale inagibilità come il nostro hanno prudenzialmente reputato di chiudere l’edificio?
5) Perché si è deciso di aprire una scuola parzialmente inagibile, dove alcuni muri sono pericolanti, precludendo agli alunni ed al personale la possibilità di fruire dell’aula della mensa?
6) Perché, dopo i drammatici eventi dello scorso 24 agosto, ci si ostina a far credere che non vi sia rischio per gli alunni visto che l’edificio, oltre alla parziale inagibilità, presenta le medesime problematiche da vari anni a questa parte?
7) Perché si è detto che la verifica della Protezione Civile è stata fatta solo a scopo cautelativo mentre esiste una rigorosa normativa che la impone?
8) Perché non si è seguito le indicazioni del Dirigente Scolastico dell’ISC che diligentemente aveva approntato un piano alternativo di riapertura delle Scuole cittadine che non prevedeva l’uso di quella di Santa Maria?
9) Perché non spiegare ai cittadini che il miglioramento sismico degli edifici pubblici, soprattutto di quelli scolastici, è un concetto che deve essere primario dell’azione amministrativa?
10) Perché si sta facendo credere che dare priorità immediata alle opere di miglioramento sismico all’edificio di Santa Maria, prima che i contributi pubblici siano pervenuti, faccia perdere la possibilità di ogni forma di accesso a tali fondi?
Carissima Sindaca, l'apertura della scuola, checché se ne dica, è stato un atto frettoloso ed avventato.
Posto, ed ancora non è stato dimostrato alla cittadinanza, che la struttura non abbia riportato lesioni dal terremoto, l'apertura della scuola è stata fatta precludendo agli alunni ed al personale la possibilità di fruire di alcune vie e scale di emergenza.
La sensibilità che si chiede ad un politico, con il dramma del terremoto ancora in corso a poca distanza da noi, è quella di dare massima importanza alle opere di risanamento e miglioramento sismico quale è il progetto fatto per Santa Maria sospendendo ogni altra priorità.
Se tutto questo significa creare allarmismo, incutere dubbi o non essere politicamente corretti, siamo ben lieti di esserlo e sappiate che daremo voce e faremo nostre le istanze dei cittadini che chiedono che la sicurezza dei figli venga prima di ogni altra opera pubblica.

                                                                                                                             ViviAmo Montegranaro

mercoledì 3 agosto 2016

Il Sindaco e il salviamo il salvabile (vantandosene) dopo lo svegliamarmotte di Viviamo Montegranaro.



Spesso tacere dando l’impressione è preferibile del parlare e togliere ogni dubbio. Il nostro Sindaco dovrebbe ben saperlo eppure ogni volta commette questo errore. È il caso dell’odierno comunicato luce, col quale, tirando le somme di una lunga sfilza di parole inconcludenti, si dà un messaggio chiaro e preciso: più di questo non riusciamo a fare, politicamente non pesiamo niente sul territorio per cui ringraziate Dio, Allah o chi vi pare se riusciamo a salvare il salvabile.
Il bello è che il Sindaco torna a parlare di sanità, seppure sarebbe stato preferibile un più dignitoso silenzio, solo dopo lo sferzante “svegliamarmotte” di Viviamo Montegranaro della scorsa settimana. Evidentemente la Mancini, irritata dalle forti accuse di Lucentini & Co, deve essere corsa ai ripari chiedendo sostegno ai vertici del suo partito che gli hanno organizzato una bella scenografia per foto, come consuetudine.
Ma, al di là delle foto, il messaggio non sortisce grandi effetti positivi. Veniamo a sapere che la nostra amministrazione comunale è riuscita a mantenere quello che c’era, e neanche tutto. Fin qui non sarebbero da elogiare ma neanche tanto da biasimare, non fosse per il concetto arrendevole e rinunciatario, per la presa di coscienza della propria leggerezza politica, espressa in maniera chiara e precisa. Infatti il Sindaco dice: “chiedere di tornare ai servizi di decenni fa in un ospedale come il nostro significa essere fuori dalla storia”. Bene Sindaco, con questo atteggiamento, dentro la storia non ci entreremo mai.

Luca Craia