Visualizzazione post con etichetta luca. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta luca. Mostra tutti i post

giovedì 2 gennaio 2014

Arkeo: suggerimenti per la politica



L’Associazione Culturale Arkeo, rimanendo totalmente al di fuori della competizione elettorale in corso e ponendosi in posizione assolutamente super partes, ritiene però questo momento fondamentale per la vita futura della città in quanto ora si gettano le basi del governo che, si spera, amministrerà il nostro territorio per i prossimi cinque anni. Per questo ci sentiamo in dovere di suggerire a tutte le forze in campo alcuni punti, strettamente connessi con lo scopo sociale della nostra Associazione, che per noi sono essenziali e irrinunciabili per il rilancio economico e culturale di Montegranaro.

1. Beni culturali e promozione turistica

Ormai appurato che Montegranaro ha molto da offrire come beni culturali, molti dei quali ancora da riportare alla luce e rendere fruibili, riteniamo che gli stessi possano svolgere una funzione di volano per la creazione di una nuova economia. Gli interventi essenziali in questo campo sono:

a)      recupero urbanistico e residenziale del quartiere centro storico attraverso iniziative che stimolino i privati all’investimento (vedi punto 2);
b)      stanziamento di fondi importanti per la riscoperta, la catalogazione, il restauro e l’apertura al pubblico del nostro patrimonio culturale;
c)      convenzionamento delle prestazioni delle associazioni culturali che operano in campo culturale al fine di istituzionalizzare i rapporti e i ruoli;
d)      creazione di un circuito turistico cittadino che comprenda tutti i beni di rilievo presenti sul territorio comunale partendo dal centro fino alle aree agricole: centro storico, chiese, palazzi, fonti, alberi monumentali, ecc…;
e)      stipula di convenzioni con i proprietari di palazzi storici per la loro pubblica fruizione;
f)        creazione di una struttura comunale che si occupi della promozione turistica del territorio;
g)      concertazione con i comuni limitrofi per la creazione di una rete territoriale che si occupi di promuovere il patrimonio culturale comune e di gestirne il flusso turistico attraverso convenzioni specifiche con le varie associazioni che già si occupano delle strutture e dei beni;
h)      creazione di un fondo per la gestione logistica del flusso turistico, partendo dalla semplice segnaletica turistica stradale (completamente da rifare) e comprendendo la cartellonistica promozionale, la creazione di aree attrezzate per la sosta dei camper, servizi di navetta dalla costa per convogliare i visitatori, pacchetti convenzionati con le strutture commerciali come gli outlet, forme di incentivazione per la creazione e il potenziamento delle strutture ricettive (alberghi, bed & breakfast, agriturismi, albergo diffuso nel centro storico, ristoranti e osterie);
i)        finanziamento di opere di ricerca archeologica.

2. Centro storico

Non si può pensare di strutturarsi per il turismo prescindendo dal recupero essenziale del centro storico cittadino che versa in uno stato di abbandono e fatiscenza gravissimo. Quindi servono i seguenti interventi:

a)      individuazione degli stabili pericolanti o comunque che possano arrecare pericolo;
b)      opere urgenti e immediate di recupero e messa in sicurezza di detti stabili anche attraverso azioni coattive nei confronti della proprietà;
c)      recupero urbanistico delle strutture pubbliche (aree verdi, cestini, fontane);
d)      rifacimento della rete di illuminazione pubblica;
e)      incentivi all’investimento per i privati (detassazione, prestiti agevolati);
f)        incentivi per la creazione di strutture ricettive all’interno del centro storico;
g)      incentivi per la creazione di attività commerciali e produttive specifiche all’interno del centro storico;
h)      miglioramento della qualità della vita dei residenti attraverso iniziative di protezione come la chiusura al traffico per i non residenti, assegnazione di parcheggi riservati ai residenti anche in aree esterne al centro storico stesso (viale Gramsci, via Cavallotti);
i)        massima attenzione alla pulizia e al decoro.

3. Beni culturali da recuperare

Elenchiamo una serie di beni di proprietà pubblica che necessitano di urgenti interventi di recupero e che sarebbero di sicuro interesse culturale e turistico:

a)      Palazzo Comunale
b)      Teatro Novelli
c)      Ipogeo di piazza Mazzini
d)      Mulino fortificato sul Chienti (Torrione)
e)      Chiesa della SS. Trinità
f)        Fonti rurali
g)      Alberi monumentali
h)      Recupero e piena funzionalità del cine-teatro La Perla

4. Programmazione culturale

Le caratteristiche associative della nostra città hanno peculiarità proprie che vedono un numero importante di realtà associative e una pro loco nata da poco e ancora piuttosto debole, ciò in conseguenza sia del suddetto cospicuo numero di associazioni che di una volontà politica che, fino ad oggi, ha ritenuto opportuno non far crescere quella che ovunque è l’associazione principale. Va anche considerato che la città di Montegranaro vede in due appuntamenti precisi la punta massima dell’attività culturale e ricreativa: il Veregra Street Festival a giugno e la festa patronale a ottobre. Pertanto riteniamo importante:

a)      potenziare l’azione della Pro Loco affidandole in via ufficiale la funzione di coordinamento delle attività delle varie associazioni. La Pro Loco dovrà stilare un calendario degli eventi sulla base della comunicazione spontanea degli organizzatori, ottimizzare le date, evitare accavallamenti. Inoltre deve essere compito specifico della Pro Loco svolgere attività di stimolo per la collaborazione tra le varie realtà, ferma restando, ovviamente, la totale autonomia di ogni singola associazione;
b)      il Veregra Street Festival dovrebbe essere occasione per le associazioni di proporre attività proprie, integrandole con l’organizzazione dell’evento, in modo di far conoscere la propria attività e di raccogliere i fondi necessari per portarla avanti. Per questo l’Ufficio Cultura, coadiuvato dalla Pro Loco, dovrebbe concertare attività collaterali al Festival portate avanti dalle associazioni culturali;
c)      trasformare la festa patronale in un’occasione per la creazione di attività culturali e ricreative in cui partecipino tutte le realtà presenti sul territorio.