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sabato 5 novembre 2016

Montegranaro solidale dopo il sisma - Proposte concrete e unione di competenze – Comunicato di Gastone Gismondi



Le scosse del 24 agosto, 26 ottobre e 30 ottobre non hanno risparmiato nemmeno il nostro comune. Edifici pubblici fortemente lesionati, chiese pesantemente colpite, moltissime segnalazioni di danni nelle abitazioni dei privati. Tra la popolazione serpeggia ancora la paura e lo sconforto derivanti dal continuo arrivo di nuove scosse di terremoto, basti pensare che solo nella giornata di ieri i sismologi hanno evidenziato nella nostra regione circa 300 scosse di cui una con epicentro nel fermano; certamente sono scosse di minimo rilievo ma lo sciame sismico continua. Esiste nel nostro territorio una forte preoccupazione soprattutto legata al fatto che domani le scuole verranno riaperte e molte mamme vivono con ansia queste decisioni.
Ogni istante della nostra giornata è condizionata dalla paura del terremoto. Nel nostro paese però abbiamo tante risorse umane e molte potenzialità. Sfruttiamole. In queste situazioni ogni contributo è prezioso e necessita di una forte coesione sociale. Non dovrebbero più esistere maggioranza e opposizione, bensì dovremmo dare delle risposte unanimi alla città (sempre nel pieno rispetto dei ruoli istituzionali). Si potrebbe ipotizzare la costituzione di un tavolo permanente composto dai capo-gruppi consiliari o costituito dagli ex sindaci utilizzando la loro esperienza, il loro vissuto. Penso ad esempio a Franca Branchesi, Gianni Basso, Graziano Di Battista, chiedendo loro di mettersi a disposizione.
E’ importante in un momento come questo unire le forze, collaborare e lavorare bene. Propongo di creare un comitato tecnico operativo che unisca amministratori, esperti del settore e rappresentanze della cittadinanza. Ognuno può infatti portare il contributo della propria esperienza in materia amministrativa, sociale, tecnica o derivante da altre realtà.
Penso all’esperienza virtuosa e avanguardista del comune di Amandola, amministrata dal nostro ex concittadino Adolfo Marinangeli che ha precorso i tempi dotandosi della microzonazione sismica, di un’assicurazione contro i rischi naturali, di uno "sportello terremoto" aperto alla popolazione e operativo sul piano tecnico consulenziale. E tuttora, pur trovandosi nel cuore del cratere, sta fronteggiando con eroismo e coraggio una situazione davvero non facile. E ha tutta la mia stima.
Noi però possiamo non essere da meno, se pensiamo che nel nostro comune ci sono figure altamente competenti e specializzate nel settore, come ad esempio la dott.ssa Francesca Testella, ora professore a contratto presso l’Università di Camerino ed esperta giuridica in materia di rischi da calamità naturali, nonché primo consigliere comunale di maggioranza non eletto.
Io ci metto la faccia dunque. E mi metto a disposizione dei miei concittadini in questa fase delicata. Aldilà delle differenze politiche, siamo montegranaresi e persone prima di tutto. Non dimentichiamolo.


Gastone Gismondi

lunedì 25 gennaio 2016

L’amministrazione più animalista della storia se ne frega di animali e padroni



Che a Montegranaro non ci sia mai stata una grande sensibilità verso gli animali domestici e verso chi li ha adottati è cosa nota. Manca tutto: dagli spazi alle attrezzature più basilari. Ma Montegranaro Riparti si era presentato come uno schieramento che doveva far ripartire, appunto, Montegranaro anche sotto questo aspetto, oltretutto avendo nella rosa dei propri candidati animalisti molto impegnati, come la dottoressa Francesca Testella, nota per le sua battaglie a favore degli animali. La Testella, però, non è stata eletta e, a quanto pare, con lei fuori dal Consiglio Comunale sono rimaste fuori anche le speranze dei padroni di cani e gatti.
Eppure all’inizio del mandato si parlava di aree di sgambamento per cani e di cestini per la raccolta delle deiezioni, tanto più necessari, questi ultimi, dopo che l’assessore Roberto Basso sancì la volontà, giusta e sacrosanta, di combattere i maleducati che lasciano le feci dei loro amici a quattro zampe per strada. Ricordo bene che la Testella, a pochi mesi dalle elezioni, promise di regalare alla collettività i cestini dedicati alla raccolta delle feci canine per tramite della sua associazione, cosa che fece ma in piccola misura. Dal canto suo l’assessore non ha certo sopperito alla scarsa presenza dei cestini.
Così capita, come è capitato a me e a tanti proprietari di cani, di raccogliere diligentemente le deiezioni dei nostri pelosi amici, di metterle nel sacchettino in dotazione a ogni proprietario di cane che sia minimamente rispettoso del prossimo, e di doversele portare a spasso per tutta la sgambata del cane (che devi per forza fare per strada, non essendo a Montegranaro alcuna area idonea) prima di trovare un cestino, anche un normale cestino dei rifiuti o, se si è sfortunati, di doversi portare sacchetto e feci a casa.
Mi rendo conto che non sto parlando di un problema di vitale importanza e che, tutto sommato, il trasporto della cacca del proprio cane, tra le tante mansioni che chi possiede animali svolge di buon grado, non rappresenta certo la fine del mondo. Ma questo piccolo problema in sé rappresenta la sensibilità di chi ci amministra verso i propri amministrati, le promesse fatte e non mantenute e, consentitemi, poco amore, davvero, per il nostro paese. E rappresenta anche l’atteggiamento di chi vuole spaccare il mondo in campagna elettorale e poi, magari perché non eletto, abbandona ogni battaglia e ogni intento che, invece, potrebbero essere perseguiti anche da fuori del Consiglio Comunale. Ma tant’è…

Luca Craia