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mercoledì 15 ottobre 2014

Riunione di maggioranza: tutto come previsto. Capolavoro (?) di Ubaldi



Si è svolto tutto come da copione ieri sera nella riunione di maggioranza convocata, questa volta ritualmente, dal Capogruppo Consiliare Eros Marilungo. Convocata da lui per l’ultima volta visto che le dimissioni, richieste con grande forza dal Sindaco, sono state consegnate dall’ormai ex Capogruppo allo stesso. Marilungo, però, mantiene le altre due deleghe assegnategli (agricoltura e viabilità rurale), come a dimostrare fedeltà alla sua maggioranza. Fedeltà che tiene a riaffermare, nonostante la strada intrapresa, con ogni evidenza, è quella di dare un appoggio solo formalmente interno. Infatti, la motivazione delle dimissioni sembra essere quella di poter avere maggiore libertà nelle scelte. Questo significa voto svincolato, voto deciso sul tema, sostanzialmente appoggio esterno.
A sostituire Eros Marilungo dovrà essere, a quanto pare, Paolo Gaudenzi, fedelissimo di Ubaldi. Non c’è niente di ufficiale ma sembra scontato, visto che gli unici consiglieri liberi da impegni di giunta e, quindi, potenziali capigruppo sono Gaudenzi, appunto, Di Chiara e Michetti. Data la collocazione politica di Sara Di Chiara rimangono solo Gaudenzi e Michetti. Michetti sbilancerebbe troppo la coalizione verso il Pd, per cui il più papabile sarebbe Gaudenzi.
E questo rafforzerebbe la componente di destra della coalizione. Ubaldi acquisterebbe maggiore peso e ciò spiegherebbe anche la sua posizione nel corso delle elezioni provinciali, dove ha appoggiato la candidatura di Perugini pur essendo di tutt’altra estrazione politica. Calcolo o casualità, fatto sta che ora in maggioranza la componente ex An (o MSI come tiene a dire, scherzando ma non troppo, lo stesso Ubaldi) diventa sempre più importante, a scapito forse, però, della tenuta stessa della maggioranza.
Infatti, i rumors circa la creazione di un nuovo gruppo composto dai tre “dissidenti” della variante Bisacci e dal Presidente del Consiglio Antonelli non cessano di rimbalzare tra le stanze della politica. Ad appesantire il clima la posizione di Antonelli sulla questione Campo Boario, all’inaugurazione del quale ha presenziato ma in veste di privato cittadino e non come Presidente del Consiglio. La situazione è sempre più tesa, quindi, e se la maggioranza dovesse assottigliarsi come pare, il ruolo dell’ex Sindaco Basso diventerà fondamentale. Tutto questo a scapito dell’azione politica e della città stessa. Staremo a vedere. La puzza di frizione è ancora molto forte.

Luca Craia

venerdì 3 ottobre 2014

Antonelli: non c’è collegialità, nessuno mi ha consultato. Mi stanno sostituendo con Basso?



Non comprendo e mi amareggia come il Sindaco e la Giunta hanno gestito la vicenda dei tre Consiglieri di Montegranaro Riparti che non hanno votato la variante al PRG di Bisacci. Non si può processare con tanto di condanna il capogruppo Eros Marilungo prima di averlo ascoltato, ciò può sembrare il rimprovero di un maestro al suo scolaro che non ha fatto bene i compiti assegnati o l'atteggiamento intransigente di una feroce dittatura. Io, della vicenda, mi assumo la mia parte di colpa perché non ho supportato tali consiglieri allo scopo di permettere loro un consapevole e sereno voto. Il corpo giudicante, ovviamente senza avermi comunicato nulla, avrebbe già deciso di far decadere il capogruppo Marilungo sostituendolo con Gaudenzi, alla faccia della collegialità. Forse allora le voci che mi davano come detronizzato da Presidente in favore di Gianni Basso poi non erano tanto infondate. Credo che la maggioranza più che fare un processo al suo interno per un errore veniale di percorso a cui tutti forse abbiamo concorso, farebbe meglio a sottolineare il comportamento della minoranza targata Gismondi-Basso, che ha gestito per il 99% tutta la variante, poi nel momento cruciale ha abbandonato la barca a modo di Schettino. Debbo segnalare che ho molto apprezzato il comportamento di Giovanni Marilungo, esempio di coerenza e serietà nella vicenda Bisacci, forse l'unico attore che è uscito bene da questa brutta storia.

Walter Antonelli