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mercoledì 9 dicembre 2015

Doposcuola privati nel pubblico e la politica sociale



Trovo singolare che il Comune di Montegranaro organizzi, all’interno della struttura scolastica, un doposcuola tenuto da una ditta privata. Trovo strano che questo doposcuola sia a pagamento. Trovo strano che la direzione didattica non venga citata. Insomma, secondo me la faccenda è strana.
La prima cosa strana riguarda il sociale: si richiede una “retta” per l’iscrizione dei bambini al serivizio ma il servizio viene svolto all’interno di una struttura pubblica. Chi non può permettersi la retta, però, è fuori. Quindi la struttura pubblica discrimina in base al reddito. La discriminazione, poi, si trasmette in automatico sull’offerta formativa in quanto il servizio, secondo quanto leggiamo sul manifesto, offre “potenziamento cognitivo”, “doposcuola specialistico DSA” e “laboratori”. Quindi chi partecipa al doposcuola organizzato dal Comune avrà dei vantaggi formativi che chi non potrà partecipare per motivi economici non potrà avere. Per me si tratta di discriminazione.
Altra cosa strana: il servizio viene svolto da un privato in una struttura pubblica, ossia pagata da tutti gli utenti, anche quelli che non partecipano. Il privato trae un evidente vantaggio. Il pubblico che vantaggio trae, se il servizio è a pagamento?
Ultima stranezza: la scuola non figura. Il nuovo Consiglio di Istituto si insedia oggi, quindi non può essere stato reso partecipe della scelta. Il vecchio non è al corrente di niente. Il Dirigente Scolastico sarà stato informato? In che modo questa iniziativa si inserisce all’interno dei piani per l’offerta formativa?
Sono alcune domande che mi pongo, niente di più, però forse meriterebbero qualche risposta, se non altro per la famosa trasparenza di cui tanto si parla ma della quale si vedono poche, pochissime tracce.

Luca Craia

lunedì 23 novembre 2015

L’elezione scolastica si chiude in parità



È un sostanziale pareggio, alla fine, il risultato delle elezioni del Consiglio di Istituto del IC di Montegranaro. Un’elezione particolarmente sentita, con una campagna elettorale inusuale, simile a una votazione politica, che ha visto i candidati delle due liste confrontarsi più su una certa dietrologia che su proposte reali. Alla fine le due liste si equivalgono come preferenze ottenute, con un lievissimo vantaggio, a quanto sappiamo, in termini di voti di lista per la lista numero IV. Considerando una “campagna elettorale” tutta incentrata sull’attacco alla persona di Gastone Gismondi, presidente uscente, direi che per quest’ultimo è una vittoria politica, anche se la politica non dovrebbe entrare nella scuola ma, in questo caso, ci è entrata eccome.
Ora si deve cominciare a lavorare e se dovessero permanere le impostazioni del pre-elezioni potrebbe essere difficile, visto che il consiglio sarà formato da quattro genitori della lista I e quattro della lista IV. Occorrerà molto buon senso e spero che questo prevalga perché ora quello che conta è il bene dei ragazzi. Complimenti agli eletti e buon lavoro.

Luca Craia

martedì 17 novembre 2015

Troppo nervosi per il solo bene degli studenti



Il clima politico a Montegranaro è teso, direi avvelenato, fin da pochi mesi dopo l’elezione della nuova amministrazione. La reazione cattiva alle critiche e la vendicatività dell’Amministrazione Comunale ha portato un’esasperazione dei toni nel dibattito politico (se così ancora possiamo definirlo) che ha portato e porterà danni a lungo termine nei rapporti interpersonali anche al di fuori della politica, ferendo in maniera grave la vita della nostra comunità.
Pensavo, anzi, speravo che questa tensione potesse rimanere confinata all’interno dell’ambito strettamente politico. Pensavo che, in altre frange della società civile, la dialettica potesse essere più pacata per quanto lo scontro sulle singole questione potesse essere pesante. Evidentemente sbagliavo e a vedere come si sta conducendo la campagna elettorale (che tale non dovrebbe essere) per l’elezione del Consiglio di Istituto viene da pensare o a un contagio o a una contaminazione della politica in spazi dove la politica non dovrebbe entrare.
La presenza di due liste è una fatto positivo, sintomo di vitalità e propositività. Ma la seconda lista (che poi è la numero 1) dichiaratamente nasce in pura contrapposizione all’altra. Nel volantino che presto raggiungerà le famiglie degli allievi delle scuole montegranaresi (fatto piuttosto inusuale per un'elezione scolastica, sintomo di un impegno forse un po' fuori misura), si legge, infatti, che la lista è nata non per un progetto comune dei genitori che vi si sono candidati ma per “l’assenza di trasparenza nel gruppo di genitori che ci ha rappresentato nell’ultimo triennio”. È un’accusa grave verso il vecchio Consiglio ma ci potrebbe stare. Poi, però, a voler cercare bene, non vediamo alcuna proposta concreta. Quindi l’unico motivo per cui questo gruppo di persone si è messo insieme è quello di sostituirsi a chi ha retto il Consiglio fino a oggi.
Poi c’è l’accusa di politicizzazione nei confronti della lista nr. 2, che è quella espressa dal Consglio uscente. Un’accusa comprensibile, visto che in questa lista, tra gli altri, figura anche l’ex Sindaco Gismondi che è anche l’ex Presidente. Ma l’accusa viene da una lista dove le personalità impegnate in politica abbondano, per quanto, come hanno tenuto a precisare, non ricoprono incarichi. Francamente non capisco perché il non ricoprire incarichi possa assolvere da ogni accusa di politicizzazione ma è questo che ci si vuole far credere.
E tutto questo andrebbe anche bene, non fosse per i toni aspri, il guardarsi in cagnesco, il clima da guerra civile. Io stesso sono stato minacciato di una fantomatica denuncia solo per aver pubblicato l’elenco dei nomi dei candidati. Io credo che, non solo abbiamo toccato il fondo, ma che stiamo raschiando il barile. C’è un limite alla tensione politica e lo abbiamo superato da un pezzo. E la cosa più grave che questo clima accompagna l’elezione di un organo che dovrebbe concorrere alle scelte sull’educazione dei nostri giovani per la quale ritengo sia auspicabile una maggiore serenità. Credo che tuTti si debba fare una riflessione, abbassare i toni e concentrarsi sui temi concreti. Lasciando davvero fuori la politica, le sponsorizzazioni e i “mi piace” feisbucchiani di incattivite personalità istituzionali.

Luca Craia