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lunedì 1 febbraio 2016

Il Sindaco offende le associazioni. Chieda scusa.



Mi sono letto con attenzione il testo della conferenza stampa del Sindaco Ediana Mancini pubblicato sulla pagina Facebook del Comune di Montegranaro e sono basito. Le parole del Sindaco offendono gravemente la dignità delle associazioni montegranaresi e di chi ne fa parte. Queste, in particolare, le parole gravissime pronunciate dalla dottoressa Mancini. “Non parliamo poi del discorso associazioni, dove c'è un continuo strumentalizzare a fini politici”.
Faccio associazionismo da anni, ho fondato e contribuito a fondare alcune tra le più importanti associazioni cittadine (Arkeo, Città Vecchia, L’Abbraccio, Banda Omero Ruggieri) e mai ho pensato di adoperare la mia militanza e il mio impegno nelle associazioni a fini politici. Ho sempre lavorato a testa bassa per Montegranaro, sacrificando tempo libero, denaro, fatica senza avere nulla in cambio che non sia la soddisfazione di fare qualcosa di buono per il mio paese. Credo che questo stesso spirito muova chiunque si occupi di associazionismo a Montegranaro per cui ritengo che il Sindaco abbia pronunciato parole gravissime e fortemente offensive, lesive della dignità di chi opera e si spende gratuitamente e senza secondi fini per far crescere il paese che lei amministra.
Personalmente mi sento gravemente offeso e danneggiato da quanto detto dalla dottoressa Mancini e credo che chiunque faccia parte di un’associazione senta lo stesso. Spero che il Sindaco voglia chiarire e scusarsi con i tanti volontari che operano a Montegranaro. Spero lo faccia velocemente e con il dovuto risalto. Stiamo davvero passando il segno.

Luca Craia

sabato 12 dicembre 2015

Beverati il pacificatore



Durante la conferenza stampa che si è tenuta stamane in piazza Mazzini per presentare il Presepe Vivente, oltre alle informazioni che troverete poi sui giornali e che non sto ad anticipare, c’è stato l’intervento dell’assessore Giacomo Beverati che ha partecipato in rappresentanza del Sindaco, che non è potuto venire per impegni improcrastinabili. Beverati ha finalmente adottato un tono molto collaborativo, riconoscendo che, all’inizio, c’è stata qualche (più di qualche) difficoltà da parte dell’Amministrazione Comunale a comprendere l’importanza e la caratura dell’evento ma che ora esiste la consapevolezza anche da parte dei nostri amministratori che siamo di fronte a un qualcosa di prezioso per tutta Montegranaro, un qualcosa che travalica le beghe politiche e le piccole ripicche di uomini piccoli.
Ho molto apprezzato l’intervento di Beverati, anche perché esce dai canoni consueti dei nostri amministratori, fin qui sempre piuttosto bellicosi, e si pone in un atteggiamento di apertura al quale, francamente, non siamo abituati. Un’inversione di tendenza, forse, o forse solo l’idea del singolo, fatto sta che, in un passaggio del suo intervento, Beverati arriva a riconoscere che il clima è diventato insostenibile e che i rapporti si sono deteriorati oltre ogni limite. Da qui l’appello a tornare a una dialettica più pacata e rispettosa, appello pienamente condivisibile.
Il punto è, però, che questo clima è stato generato proprio da numerosi e continui atteggiamenti aggressivi da parte di componenti la giunta Mancini e che è da loro che arrivano costantemente bordate e attacchi alle persone. Il diritto di critica nei confronti di chi governa non può essere messo in discussione e se chi riceve la critica, in questo caso alcuni membri della giunta Mancini, anziché ribattere e dibattere mantenendo la discussione sul piano della normale dialettica politica, reagisce andando costantemente a colpire la persona, non si può certo pensare ad un abbassamento dei toni.
Pertanto sono pienamente d’accordo con Beverati, ma il primo passo va compiuto da parte dell’amministrazione Mancini e, in particolare, dai suoi vertici, così come anche Mauro Lucentini ha affermato subito dopo le parole dell’assessore. Va da sé che, da parte mia, c’è piena disponibilità. Mi è facile perché le persone, io, non le ho mai attaccate. Attacco i fatti, le azioni, ma mai la dignità di chi le compie. Cominciassero anche da piazza Mazzini a fare lo stesso e il clima si distenderebbe di conseguenza, fermi restando i danni nei rapporti personali ormai compiuti e che difficilmente potranno sanarsi.  Se questa è la nuova volontà della maggioranza di governo ben venga, se invece, come temo, è solo il pensiero di Giacomo Beverati, è bene ricordare che le tregue unilaterali non tengono. Vedremo.

Luca Craia