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martedì 7 giugno 2016

Black out a singhiozzo. Montegranaro troppo spesso al buio



Si susseguono da mesi le segnalazioni da parte di cittadini residenti in varie zone di Montegranaro le cui strade restano al buio per diversi giorni senza nessun apparente motivo. Recentemente è la zona di San Liborio, con via Elpidiense Sud e le sue intersezioni a subire un black out che va avanti ormai da diversi giorni, ma lo stesso è già capitato dalla parte opposta, in via Elpidiense Nord e, addirittura, nella zona industriale Piane di Chienti dove, soprattutto dopo i recenti episodi criminosi, per prevenire furti tutto è auspicabile tranne il buio. Molti cittadini stanno segnalando questi disagi tramite i social network ma, al momento, non ci sono risposte da parte del Comune e di chi gestisce la rete elettrica.
Una rete elettrica, quella montegranarese, che necessita di interventi da tempo. Si parlò in passato di un nuovo progetto per la pubblica illuminazione (che, tra l'altro, dovrebbe essere obbligatorio in base a una legge regionale di oltre dieci anni fa ma disattesa da quasi tutti i comuni) ma, a quanto si sa, non sembra sia in programma: nel piano opere pubbliche non compare e non se ne è nemmeno parlato nel programma elettorale a cui l’Amministrazione Mancini sembra volere tener fede, almeno per il progetto di rifacimento di viale Gramsci. Ciononostante l’illuminazione notturna sembra essere sempre più un problema che va risolto: mezzo centro storico è senza luce per mancanza di manutenzione (lampadine bruciate da mesi) e ora questa serie di preoccupanti spegnimenti. I cittadini sono preoccupati e forse dovrebbe esserselo anche l’Amministrazione Comunale.

Luca Craia

martedì 9 settembre 2014

Va via la corrente e la torre ascensore si blocca con gente dentro.



Dei continui black out mattutini di Montegranaro ne abbiamo parlato poco fa. Ora apprendo che stamattina, verso le 10.00, proprio a causa dell’interruzione di corrente, si è bloccato l’ascensore della torre Zed con dentro almeno cinque persone. Per fortuna l’elevatore era fermo al piano terra, ma le porte sono rimaste chiuse bloccando le persone all’interno dell’angusta cabina. È stato suonato l’allarme ma le porte sono state aperte a forza dagli stessi occupanti l’ascensore e da altri cittadini che, nel frattempo, si erano accalcati per capire o solo per salire in viale Gramsci.
È incredibile che un sistema di trasporto persone come questo non abbia delle misure di sicurezza in caso di interruzione della corrente. Mi domando cosa sarebbe accaduto se l’ascensore fosse stato in corsa al momento del blocco, anziché fermo a terra. Chi li avrebbe tirati fuori? Dopo quanto tempo? E se ci fosse stato qualcuno che soffre di claustrofobia?

Luca Craia