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mercoledì 30 novembre 2016

Arrivano meno soldi ma in Comune non si preoccupano



Era prevedibile e, anzi, qualcuno l’aveva anche previsto, quello che sta accadendo ai conti pubblici comunali a Montegranaro. Del resto, con la crisi economica galoppante e il settore calzaturiero che sta tracollando, cosa ti volevi aspettare se non un calo delle entrate? Il vicesindaco, nonché assessore al bilancio, però, si dice tranquillo perché, con la manovra di assestamento che si porta in Consiglio Comunale stasera, “si resta negli equilibri di bilancio”.
Equilibri che, però, tanto equilibrati non sembrano, almeno da un punto di vista politico. È stato pubblicato il piano delle opere pubbliche e si prevede di spendere un bel po’ di quattrini, oltre a quelli già previsti come, per esempio, il tanto discusso progetto per viale Gramsci. A tutto questo andranno aggiunti i danni del terremoto che, per quanto Sindaco e Vice continuino a fare gli struzzi ficcando la testa nella sabbia e facendo finta che il problema non ci sia, il problema c’è eccome. E stare fuori dal cratere, anche in virtù della politica minimizzante che contraddistingue questa amministrazione, che ha sempre dichiarato come di scarsa entità i danni stessi, non aiuta.
È probabile che, col terremoto, come di solito accade, arriveranno fondi da spendere in opere pubbliche e forse è questo che tiene sereno il nostro Ubaldi. Ma, stando al trend negativo del bilancio e alle contromisure che paiono inesistenti, anche per quanto riguarda la ricerca di soluzioni alla crisi e di fonti reddituali alternative. Stasera sentiremo le sue interpretazioni ma mi pare già di sentire la solita sequela di accuse e scarichi di responsabilità su chi c’è stato prima. Scommettiamo?

Luca Craia

venerdì 27 maggio 2016

Bilancio votato. Scricchiolii in maggioranza. La petizione salta al prossimo Consiglio.



Una seduta del Consiglio Comunale tesa, un dibattito serrato, un percorso non difficilissimo ma piuttosto aspro hanno portato l’Amministrazione Mancini all’approvazione, scontata peraltro, del bilancio preventivo. Il dibattito, dicevamo, è stato aspro ma, tutto sommato, non ci sono stati intoppi per la maggioranza.
Di cose rilevanti ne sono capitate poche, nonostante il lungo dibattito. Abbiamo finalmente ascoltato la voce dell’assessore Strappa in un breve intervento, invero piuttosto squinternato. Non abbiamo, invece, avuto il medesimo piacere per quanto riguarda, non tanto la voce, ma almeno il pensiero delle due consigliere di maggioranza Michetti e Latini che, seppur invitate opportunamente da un Carlo Pirro in grande spolvero, non hanno illustrato la loro posizione sul bilancio se non col voto favorevole.
Sel si è astenuta sulla variante urbanistica e ha votato contro tutto il resto, la minoranza ha votato compatta no, la maggioranza ha votato sì, e pare sia andato tutto come da copione. Interessante e meno soporifero del solito l’intervento di Beverati che si pone, per quanto con abile eloquio ce lo fa leggere tra le righe, in posizione critica nei confronti del progetto di viale Gramsci suffragando le ipotesi di mal di pancia che già ho formulato. Per sua stessa ammissione, 20.000 euro a disposizione per il centro storico sono una cifra ridicola così come è ridicola la sua autodifesa riguardo una politica sostanzialmente assente per quanto riguarda le sue deleghe. Perché Beverati continui a ingollare rospi, relegato in un angolo e senza soldi da spendere rimane un mistero. Fatto sta che, soluzioni per il centro storico non se ne vedono.
E appunto la questione centro storico è tornata fuori a più riprese, sollecitata sia da Lucentini che da Pirro, tanto che si è ritenuto giustamente opportuno ritirare l’ultimo punto all’ordine del giorno, riguardante la petizione, appunto, sul centro storico, perché discuterne a tarda notte sarebbe stato improficuo e inopportuno. Così verrà posta al primo punto dell’ordine del giorno della prossima seduta.
Per il resto abbiamo visto una maggioranza arroccata nell’autodifesa, a volte difendendo l’indifendibile, incalzata dalla minoranza. Anche Basso ha rotto gli indugi e cambiato politica: mentre inizialmente era attendista e possibilista, ora è più mordace e chiaramente contrario. Di Lucentini e Gismondi non c’erano dubbi e i due hanno messo più volte alle strette la Giunta. Buona anche la Zincarini che ha contestato duramente, per quanto pacatamente come suo stile, l’operato della Strappa. Mi è particolarmente piaciuto Carlo Pirro che ha fatto un potente j’accuse sulle promesse fatte ai Cinquestelle e puntualmente disattese. Forse anche questo preluderà a un cambio di atteggiamento pentastellato. Vedremo.
Del penultimo punto parlerò in un pezzo apposito perché non l’ho proprio capito.

Luca Craia


lunedì 16 maggio 2016

I soldi delle multe andranno per strada. Ma la previsione è ottimistica.



Il 50% dei proventi dalle contravvenzioni al Codice della Strada elevate nell’anno corrente andrà investito per migliorare la sicurezza stradale nel nostro Comune. In realtà la cosa sarebbe obbligatoria e forse si poteva destinare qualcosa in più, ma accontentiamoci. La decisione è stata presa dalla Giunta Comunale su proposta dell’assessore alla Polizia Municipale Endrio Ubaldi. Ubaldi prevede un introito di 40.000 euro, quindi saranno 20.000 quelli destinati alla sicurezza stradale. In particolare la somma sarà così ripartita:
3.750 euro per migliorie alla segnaletica;
3.750 euro per attrezzature atte al controllo delle infrazioni;
5.000 euro per migliorie alle strade;
2.500 euro per forme di previdenza a favore del corpo di Polizia Municipale.
Rispettata la legge, dicevamo, anche se la previsione è un po’ troppo ottimistica, visti i risultati degli anni precedenti. Ad esempio l’introito conseguito nel 2015 per le infrazioni al Codice della Strada è stato di circa 30.000 euro, per cui nettamente inferiore a quello previsto per il 2016. Quindi occorrerà maggiore severità da parte dei vigili il che, vista l’ineducazione di tanti, troppo automobilisti montegranaresi, non sarebbe affatto male.

Luca Craia