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venerdì 6 maggio 2016

Lucentini risponde al Sindaco Mancini



Viene proprio da ridere a leggere la Maestra Mancini che parla di una divisione dentro il Gruppo ViviAmo Montegranaro, è come “il bue che dà del cornuto all’asino”.
L’unione e la condivisione di vedute, oltre ad un’amicizia storica, che abbiamo in comune con Gastone Gismondi la maestra non lo può comprendere, perché nel suo gruppo ci sono solo soggetti che passano il loro tempo a prevalere uno sull’altro, senza che ci sia un legame né sociale né culturale che li unisce.
Personalmente l’unica insofferenza che ho è quella verso una donna che si atteggia nel fare il sindaco ma che non ha minimamente idea di ciò che vuol dire amministrare un paese. E si vede.
Il gruppo di ViviAmo Montegranaro è una risorsa per la nostra cittadina perché composto da ex amministratori, imprenditori, giovani, professionisti, commercianti, impiegati, operai e lavora costantemente da due anni, riunendosi settimanalmente, per discutere dei problemi del nostro paese e trovare delle soluzioni anche ai disastri che questa amministrazione sta compiendo. Non c’è mai stato un gruppo di oltre 30 persone che, pur avendo i suoi rappresentanti all’opposizione, continua ad impegnarsi per il bene di Montegranaro. E la Mancini che fa? Cerca di insinuare il tarlo della lacerazione nel nostro gruppo per spostare l’attenzione dai problemi che attanagliano Montegranaro e che lei, incapace, non riesce a risolvere. Basti pensare a come ha gestito la vicenda Vodafone, nella quale ancora oggi continua a proporre soluzioni irrealizzabili cercando di rattoppare una pratica che fa acqua da tutte le parti e con la stessa Vodafone che giorno dopo giorno risponde picche. Tralascio poi il discorso manutenzioni e degrado urbano perché è sotto gli occhi di tutti i cittadini.
Poi c’è un altro aspetto ancora più grottesco e surreale.
Questa donna si preoccupa di inesistenti lacerazioni interne alle opposizioni a distanza di una settimana dall’ultimo consiglio comunale, nel quale Sel ha annunciato la fuoriuscita dalla maggioranza demolendo pezzo per pezzo l’azione di questa giunta. Ripeto, è come “il bue che dà del cornuto all’asino”.
La Mancini ripete spesso che il sottoscritto compie delle manovre di avvicinamento con gruppi di opposizione o pezzi della maggioranza, ma evidentemente è cieca e non ha la percezione della realtà. Non serve marcare questa maggioranza perché fa tutto da sola e se l’atteggiamento di questa donna non cambia probabilmente i banchi dell’opposizione saranno sempre più affollati.
Se su progetti o soluzioni ai problemi i gruppi di Sel, Cinque Stelle, Gianni Basso ed altri della maggioranza vorranno condividere delle strategie comuni, pur nella propria autonomia, non sarò né io e né il nostro gruppo ad ostacolare questo percorso.
Ti ringrazio Ediana, perché ogni giorno confermi ciò che pensavo all’inizio del tuo mandato e cioè che forse era meglio se rimanevi in classe, perché, mettitelo bene in testa, noi non siamo i tuoi alunni.

Capogruppo ViviAmo Montegranaro
     Mauro Lucentini

giovedì 28 maggio 2015

Comunicato del Movimento 5 Stelle Montegranaro: passaggio di testimone





Riceviamo e pubblichiamo

E' passato ormai un anno dalle elezioni amministrative che hanno permesso al MoVimento 5 stelle di Montegranaro di entrare nel consiglio comunale.
843 voti che sono valsi per ottenere “una poltrona” della sala Francescani dove si riunisce l'assemblea cittadina durante le adunanze ufficiali. Giovanni Marilungo, candidato portavoce alla carica di sindaco, ha così ricoperto sino ad oggi tale ruolo. E non è stato certo un ruolo da spettatore: (le mozioni presentate - il censimento dell’amianto – il piano locazione antenne – commissione d’inchiesta sui debiti, interrogazioni come l’8x1000 edilizia scolastica, battaglie per il taglio dei costi della politica, polemiche sulla partecipazione dei cittadini e anche alcune vittorie.) In un frase si potrebbe sintetizzare che è stato un anno inteso che se da una parte ha visto il MoVimento affacciarsi nella novità della bagarre politica, dall'altra parte non ha sofferto la timidezza e l'inesperienza di cui alcuni l'avevano prematuramente accusata.
Come promesso in campagna elettorale, siamo al primo giro di boa per dare nuovo slancio all’esperienza amministrativa del Gruppo e per lanciare un messaggio inequivocabile: “non esiste un salvatore della Patria ma cittadini che si attivano per il bene comune” .
Con questo chiaro segnale di una volontà rappresentativa diretta e di un concetto nuovo di servizio politico, Giovanni Marilungo ha rassegnato le dimissioni in accordo con tutto il meetup montegranarese per far partire una turnazione che porterà gli attivisti a fare esperienza amministrativa e soprattutto a dividersi oneri e onori.
A prendere il suo posto sarà Carlo Pirro, 34 anni sposato laureato in Lettere e attualmente operaio in un calzaturificio veregrense. Un cambio programmato nello stile di un lavoro di squadra davvero raro nella politica quando l'argomento è quello della poltrona. Continuando a lavorare sulla strada appena aperta dal consigliere uscente, il gruppo ringrazia Giovanni per il tempo dedicato al MoVimento e al suo ruolo di rappresentanza.