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giovedì 12 marzo 2015

Cattivo chi è (la gente meschina e i remi in barca)



Come promesso vi racconto l’ultima meschinità registrata su questo lato del fronte. Domani, si sa, ci sarà l’atteso concerto degli Agrikola Pius all’Auditorium Officina delle Arti, evento organizzato da Arkeo per raccogliere fondi per le proprie attività di recupero e ricerca. Ebbene ecco quello che è successo oggi.
Mi chiama un funzionario della SIAE e mi chiede come mai non avessi ancora chiesto la documentazione per denunciare l’evento e pagare il relativo tributo. Ho risposto che avevo programmato di andarci domani, come farò, e che, comunque, il tributo non è dovuto perché il gruppo esegue pezzi propri. Cordialissimo il funzionario mi dice che mi attende domani in ufficio. Al che gli chiedo: come mai questa telefonata? La risposta è: abbiamo ricevuto una segnalazione. Quindi, il cattivo, sono io.
Io so perfettamente chi ha fatto questa segnalazione ma non lo dico, ve lo lascio immaginare. Non è difficile: io e la mia associazione siamo oggetto di questo tipo di meschinità ormai da tempo  e, negli ultimi tempi, anche a causa di quello che scrivo su queste pagine che, evidentemente, dà molto fastidio, questi subdoli attacchi si sono intensificati tanto da costringerci a indire, per la prossima settimana, una riunione urgente del Direttivo per decidere come correggere il tiro e modificare la nostra pluriennale attività a favore del territorio perché, a questo gioco al massacro, non intendiamo più partecipare.
Quello che decideremo non lo so, perché da noi, al contrario di quanto le solite malelingue amano dire in giro, le decisioni si prendono a maggioranza. Quello che so di certo è che, personalmente, io so già che devo cominciare a tirare fuori i remi dall’acqua. Questo non vuol dire che si fermerà la mia attività di denuncia politica e sociale, anzi. Vuol dire che non ho più intenzione di sacrificare tempo, denaro e impegno per ricevere in cambio questo tipo di trattamento che viene dalle istituzioni (politiche e non) e dalla solita gente incapace di fare altro che non sia campare sul sudore altrui e cercare di appropriarsi degli altrui risultati.
Fine prima parte.

Luca Craia