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sabato 7 gennaio 2017

Il disastro dei servizi sociali a Montegranaro - parla Anna Lina Zincarini



Pubblico integralmente il comunicato stampa di Anna Lina Zincarini, consegnato alla stampa ieri. La Zincarini, attualmente Consigliere Comunale di minoranza nel gruppo Viviamo Montegranaro, è stata assessore ai servizi sociali durante l’Amministrazione Gismondi ed è da sempre molto impegnata nel sociale, partendo proprio dalla Croce Gialla di cui è un pilastro. Diciamo quindi che possiamo darle sufficiente credito, anche perché quanto contenuto nel comunicato è facilmente riscontrabile. Buona lettura.

A Montegranaro una serie di servizi prestati al cittadino sono sempre più a rischio, il tutto con la complicità dell’Amministrazione Comunale che inerme sta accettando tale processo. Più in particolare, per alcuni di essi, vi è da parte della nostra Amministrazione Comunale, la volontà di volerli prestare direttamente, piuttosto che reclamarli a gran forza dalla pubblica sanità. Nel caso della POTES, Sindaco e maggioranza hanno avuto un ruolo passivo al punto che l’interesse della città è stato bellamente trascurato in nome di non meglio precisati voleri del consiglio regionale, che di fatto ha dettato legge nella vicenda del suo trasferimento a Sant’Elpidio a Mare; ricordiamo infatti che la POTES è stata svenduta senza colpo ferire, e senza che nessun amministratore facesse granché per la sua conservazione, al punto che in un batter d’occhio Sant'Elpidio a Mare ha avuto il servizio, seppur ridimensionato, da medicalizzata in infermieristica in H 12. Senza parlare poi del servizio di portineria del presidio di Montegranaro; da vari mesi, con il pensionamento della figura che in precedenza si occupava del servizio, la città non ha più nessuno che si occupa della portineria e del centralino visto che in Area Vasta nessuno si è attivato per la sostituzione. Basta andare a tutte le ore del giorno per vedere il via vai di persone e capire come un servizio del genere sia necessario, per orientare le persone, per facilitare il ritiro dei referti, per rispondere al telefono e quant'altro. Il colpo di genio degli amministratori comunali è stato quello di poter credere che una siffatta figura potesse essere sostituita con un paio di “borse lavoro”, senza capire che un lavoro delicato come quello del portiere/centralinista, che deve occuparsi di restituire i referti, di gestire le chiavi, di dare informazioni precise sui servizi del presidio, di smistare la posta e incombenze simili, non può essere gestito da due persone che, seppur formate, svolgono una attività assimilabile a quella di volontariato. Senza nulla togliere alle persone che svolgeranno questi compiti, sicuramente al meglio delle loro capacità e con diligenza, siamo sicuri che l'Amministrazione abbia fatto la scelta giusta? Non è forse giunta l’ora che i nostri Amministratori inizino a battere i pugni sul tavolo onde evitare che la struttura venga ancor più spogliata? Non è giunta l’ora che si facciano sentire nelle sedi competenti per conservare quei pochi servizi che ancora ci sono rimasti prima che, placidamente, l’intero presidio venga smontato per portarlo da qualche altra parte? Altra nota dolente è la situazione delle Borse Lavoro per le quali, dal 30 Giugno, cambiando il nome con" Tirocinio Formativo", cambierà anche l'incentivo che passerà a € 180.00 mensili : posto che tale risibile importo, per un lavoratore serio e scrupoloso, non possa costituire la remunerazione per un’attività, sarebbe opportuno che l’Ente facesse sapere che – mettendoci dell’altro – innalzerà tale mortificante somma in maniera che non venga calpestata la dignità di nessuno.
Anche lo stesso Fondo Anticrisi, che da 8.000 € è stato innalzato a 12.000€ annue, in condizioni economiche alquanto precarie, non è assolutamente sufficiente ad alleviare, seppur in minima parte le tante e troppe sofferenze di alcune famiglie della città , visto che mediamente per ogni singola domanda verranno elargite non più di € 300.00. L’esiguità della somma fa il paio con il particolare sistema con cui l’aiuto è congegnato visto che esso non giunge nelle mani dei bisognosi ma va a compensare eventuali richieste tributarie del Comune rimaste inevase : la somma infatti, qualora vi fossero dei tributi da onorare nei confronti dell’Ente, non verrebbe consegnata alla famiglia ma verrebbe compensata con la pretesa tributaria senza che nulla pervenga al cittadino : oltre il danno, anche la beffa. Infine mi preme chiudere condividendo con l'Assessore Strappa la soddisfazione per la riuscita del progetto" L a rosa Blu" curato dall'Anfass in collaborazione con Philosofarte, progetto rivolto a ragazzi con disabilità dal quale gli stessi possono trarre dei grossi vantaggi acquisendo più autonomia ed autostima.

Anna Lina Zincarini

domenica 27 marzo 2016

Le accuse dell’ex dipendente e la stupefacente risposta del Sindaco



Nel Corriere Adriatico di ieri è apparso un articolo che continuava la diatriba tra l’attuale Assessore ai Servizi Sociali Cristiana Strappa e il suo predecessore Anna Lina Zincarini. La disputa è nata da uno dei tanti comunicati dell’Istituto Luce cittadina in cui la Strappa (o chi per lei, visto che non si capisce mai chi scrive e chi firma i comunicati) enumerava i grandi risultati ottenuti dal suo ufficio. Le rispondeva la Zincarini contestando, cifre alla mano, tutte le voci che davano motivo di soddisfazione alla Strappa. Come sempre incapaci di incassare i colpi, da piazza Mazzini rispondevano con un altro documentario scritto dell’Istituto Luce che, ghirigorando tra numeri e cifre, cercava di contraddire il contraddittore col risultato di confondere la mente di chi legge. Il Corriere Adriatico, stranamente per un giornale di soliti più che amichevole con l'Amministrazione Comunale, univa all’articolo la testimonianza di una ex dipendente della cooperativa che sbugiardava la Strappa.
Oggi tocca al Sindaco scendere in campo. Non si poteva esimere, la Mancini, dalla difesa strenua lancia in resta della sua scolaresca, pardon, giunta. E come la fa? Come sempre menando fendenti piuttosto che argomentando. E questi fendenti sono, secondo me, gravissimi perché, anziché spiegare e contestare quanto affermato dall’ex dipendente, la accusa di vigliaccheria perché non “ci mette la faccia”. E poi la perla: il Sindaco sa di chi si tratta, perché sono soltanto due le dipendenti che non hanno accettato le nuove condizioni di lavoro imposte dalla sua giunta. Per cui il tutto assume un preoccupante tono minaccioso, tono al quale, ormai, siamo abituati. E a Montegranaro riecheggia sempre più forte il suono metallico dello scacciapensieri.

Luca Craia

venerdì 3 luglio 2015

Comunicato di Viviamo Montegranaro - VEREGRA STREET: PATRIMONIO DI MONTEGRANARO NON VALORIZZATO DALLA POLITICA


Ricevo e pubblico integralmente il seguente comunicato del gruppo consiliare di Viviamo Montegranaro:
 
Quando non si hanno idee in testa e si vuole fare una boutade sui quotidiani, tanto per essere presenti, come è accaduto per l’assessore Beverati sul Veregra Street, si corre il rischio di uscirne con proposte mediocri e senza senso logico.
Intanto partiamo dal presupposto che la manifestazione degli artisti di strada veregrense è oramai diventata un patrimonio di livello internazionale in primis per Montegranaro e successivamente anche per la provincia di Fermo e la regione Marche, da difendere con mani e piedi se necessario, e se non basta anche con i denti.
Dire che la manifestazione costa troppo e quindi proporre il solito festival della manualità equivale a dire “distruggiamo quello che già esiste e rimpiazziamolo con qualcosa che ha valore per Montegranaro (la scarpa fatta a mano) ma che messa giù così non ha nessun senso.
Bisognerebbe quindi prima azionare il cervello e poi analizzare seriamente cosa va migliorato. A nostro avviso è futile la scusa di non trovare soldi per pagare gli straordinari dei dipendenti quando si spendono oltre 2.500 euro per un giornalino di partito a spese dei cittadini (nei vecchi giornalini c’era spazio per tutti i gruppi consiliari), quando si spende oltre oltre 600 euro per una conferenza stampa di fine anno o quando si danno contributi a pioggia solo agli amici degli amici.
In questa 17° edizione del Festival è mancata la parte politica che doveva collaborare con un bravo ed indispensabile direttore artistico quale è Peppe Nuciari, ma che a nostro avviso non è ne sindaco ne assessore e che spesso si trova a fare da parafulmine per scelte fatte dalla politica, la quale si sottrae sistematicamente alle responsabilità di tali scelte (vedi rapporto con le associazioni culturali).
E’ mancata una giunta che riportasse sul tavolo la centralità delle associazioni culturali all’interno del Veregra Street, senza le quali la manifestazione diventa come una bella donna truccata anche bene, ma senza un cuore e senza un’anima. Non si chiedono soldi alle associazioni che lavorano tutto l’anno per la collettività, per poi spargere contributi solo a qualche altra associazione amica che ha operato solo per una settimana all’interno dell’ex-ospedale. Questa si chiama “marchetta politica”.
E’ mancata una giunta che ha detto di aver sentito i commercianti ma che purtroppo non li ha ascoltati, dimenticando che sono gli stessi che pagano le tasse, ogni anno sempre più pesanti, e che quella del veregra potrebbe essere per loro una settimana centrale a livello di incassi, più del Natale. Invece si ritrovano tutti i pomeriggi, per 10 giorni, il centro storico chiuso al traffico.
Siamo quindi convinti che il Veregra Street non solo vada mantenuto, ma vada anche potenziato, magari aiutando il direttore artistico nella gestione delle vecchie risorse e soprattutto nell’approvvigionamento di nuove entrate, sicuramente extracomunali, come è accaduto con i fondi europei durante la giunta Gismondi.
Ci piacerebbe rivedere nel 2016 un Veregra Street sicuramente con spettacoli di elevato livello, ma anche quei piccoli artisti com’era nelle prime edizioni ad ogni angolo del paese, tutte le associazioni che collaborano, i commercianti felici perché valorizzati e magari qualche cavolata in meno sui quotidiani, sia per le esternazioni della giunta e sia per i dati delle presenze avute al Veregra Street, paragonato al primo stadio europeo, il Camp Nou di Barcellona che contiene 99.354 spettatori.

I CONSIGLIERI DI VIVIAMO MONTEGRANARO:
Mauro Lucentini, Gastone Gismondi e Anna Lina Zincarini