mercoledì 15 marzo 2023

A breve anche il restauro dell’Immacolata del Monti. SS.Filippo e Giacomo sempre più preziosa.

Mentre procedono i lavori di allestimento del Museo Parrocchiale di SS.Filippo e Giacomo, il progetto di fare della bellissima chiesa della Prioria un polo artistico unico nel territorio comincia si avvia a compimento: il Blasone del Caro, unico stemma araldico esistente della famiglia del celebre letterato che fu priore a Montegranaro, è partito per il restauro finanziato da Arkeo; a giorni partirà anche il dipinto di Filippo Ricci raffigurante la Madonna con le Anime Sante del Purgatorio e Santi, che decorava l’altare laterale, che verrà restaurato grazie al finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo; ieri ho avuto la notizia che finalmente abbiamo raggiunto la somma necessaria per restaurare anche la pala dell’altare maggiore, la bellissima Immacolata con i Santi Filippo e Giacomo dipinta da Nicola Antonio Monti.

Appena avrò l’ufficialità della disponibilità economica farò partire l’iter burocratico per iniziare quanto prima col restauro. Questo importantissimo obiettivo è stato raggiunto grazie all’impegno dell’Inner Wheel di Montegranaro e con il sostanzioso contributo di un imprenditore montegranarese il cui nome rivelerò più in là. Però è molto importante che a finanziare questi interventi siano i Montegranaresi, perché è un bel segnale di amore e attaccamento alla propria terra e alle proprie radici.

Con questo restauro andrà a completarsi il progetto di valorizzazione del complesso monumentale (al quale mancherebbe solo il recupero delle pitture murarie, al quale spero si possa mettere mano in un futuro prossimo) sul quale sto lavorando da anni. Oltre all’ecclesia di Sant’Ugo, il complesso potrà contare sulla chiesa barocca della Prioria che custodisce un dipinto della scuola del Barocci, un bellissimo Sacello Lauretano, e i due dipinti che andremo a recuperare; inoltre il Museo Parrocchiale custodirà la Vesperbild di Sant’Ugo, il Blasone del Caro e il Crocifisso Miracoloso di Santa Maria in Montaspice, oltre a oggetti sacri e curiosità di vario tipo. Avremo quindi un complesso di grande valore, uno scrigno di tesori per i Montegranaresi e un’attrazione di grande interesse per il turista. Ma c’è ancora molto da lavorare.

 

Luca Craia


 

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