mercoledì 16 novembre 2022

Danno l’antitarlo alla teca della statua di San Serafino e trovano una sorpresa molto particolare.


La teca che contiene la scultura di San Serafino ha bisogno di un trattamento antitarlo. Se ne stanno occupando i volontari della Pro Loco di Montegranaro e tra loro c’è anche Filippo Quintili che, oltre a essere membro attivissimo della stessa, è anche un pilastro di Arkeo, mio partner nei lavori di pre-restauro e pulitura delle opere che via via stiamo recuperando. E, nello spostare la statua del Santo per poter fare i trattamenti in maniera agevole, Filippo ha notato una particolarità molto interessante: la scultura è completamente articolata. Ci sono articolazioni che muovono le ginocchia, le anche, le braccia, le spalle e persino la testa, in modo da poter fare assumere alla statua diverse posture al bisogno.

Non si tratta di una cosa rara ma certamente non è comunissimo trovare questo tipo di opere. Peraltro, la scultura-fantoccio è stata utilizzata in epoche precedenti a quella di realizzazione della statua di San Serafino, che è riferibile a fine XVIII o primi del XIX secolo. Inoltre la statua è anche un reliquiario in quanto contiene frammenti ossei appartenuti al Patrono di Montegranaro.

Una volta terminato il trattamento antitarlo, la statura verrà ricollocata al suo posto e le articolazione torneranno nascoste, ma la scoperta è stata una bella sorpresa.

 

Luca Craia

 


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