lunedì 5 settembre 2022

Giusto limitare le macchine in piazza, ma occorre andare avanti col progetto turistico.

La piazza è il cuore del paese, il centro del centro, il luogo dove la comunità si riunisce, il salotto della casa comune, anzi, se vogliamo è la cucina. A Montegranaro la piazza non è più il centro di nulla da tanto, troppo tempo. In un paese solitamente deserto nei giorni non lavorativi, la piazza è il vuoto assoluto, un non luogo dove resite solo un bar temerario e dove un coraggioso sta cercando di avviare una nuova attività. In un progetto per la realizzazione di un’economia turistica la piazza deve essere il punto di partenza, il primo luogo dove incentivare la frequentazione e l’apertura di nuove attività. Diventa quindi obbligatorio limitare se non eliminare totalmente il flusso delle auto.

A Montegranaro la politica turistica è ferma al palo. Il progetto c’è ed è anche molto ambizioso, ma stenta a decollare. Ciononostante la chiusura, per ora parziale, della piazza durante il fine settimana va nella giusta direzione e serve a cambiare una mentalità antica e sbagliata che abbiamo un po’ tutti, ossia quella di pretendere di arrivare con la macchina fin davanti l’uscio del posto dove dobbiamo andare. La piazza è un posto particolare e questa pretesa è assurda. È invece giusto cominciare a liberarla dal traffico e dai mezzi in sosta. Ha fatto bene il Sindaco a volere la limitazione del parcheggio nei fine settimana, e piano piano ci abitueremo tutti a frequentare la piazza andandoci a piedi, come accade quasi dappertutto.

Certo però che poi, alla chiusura della piazza, deve seguire una politica che riporti la gente a frequentarla, aiutando e sostenendo i commercianti e incentivando l’apertura di nuove attività. Turismo, cultura, attività ricreative: la piazza deve essere il luogo naturale dove ambientare le iniziative e qui ancora non ci siamo. Ma la sua chiusura va nella direzione giusta.

 

Luca Craia


 

Nessun commento:

Posta un commento