sabato 14 maggio 2022

La chiesa di Sant’Ugo dovrebbe essere un orgoglio per i Montegranaresi. Non ci rendiamo conto del tesoro che abbiamo.

È un bene preziosissimo, unico, dal valore immenso, inestimabile. È uno dei luoghi più antichi delle Marche e al suo interno abbiamo testimonianze artistiche formidabili nonché documentazioni storiche uniche. Ecco perché la chiesa di Sant’Ugo dovrebbe essere un orgoglio per i Montegranaresi, un luogo del cuore e un tesoro da custodire e di cui andare fieri. Una cosa così bella e preziosa ce l’ha solo Montegranaro, e i membri della nostra comunità dovrebbero esserne i primi promotori e ambasciatori con la fierezza di chi possiede una cosa unica.

Eppure molti Montegranaresi nemmeno sanno che esiste, molti nemmeno ci sono mai entrati, moltissimi ne ignorano l’immensità del valore. Quando la riaprimmo, nel 2010, era stata completamente abbandonata a se stessa e all’oblio, piena di sporco, con addirittura la tela del Barocci buttata per terra a testa in giù. Oggi è un luogo visitato da gente che arriva da tutto il mondo e che ne riconosce il valore assoluto.Ma i Montegranaresi ancora stentano a farsene un vanto, a concepirla come un bene proprio, una cosa speciale che dia lustro a Montegranaro e alla montegranaresità.

Così come dovremmo riscoprire la storia e le radici della comunità, una storia e delle radici importanti, antiche, nobili al di là della leggenda di Veregra di cui non abbiamo prove e della quale possiamo fare a meno, pensando al nostro passato di centro ricco, forte e importante nel Fermano, e alla nostra comunità sempre coesa e madre di tanti figli illustri. Sono tanti i motivi per essere orgogliosi di essere Montegranaresi, ma certamente le nostre origini e le testimonianze delle stesso sono fondamentali. E potrebbero essere un’importante fonte di ricchezza per il futuro. Ma prima di tutto dobbiamo esserne noi i promotori, noi i primi a dire al mondo che Montegranaro ha cose bellissime da mostrare.

 

Luca Craia

 


 

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