domenica 16 gennaio 2022

Rocca Montevarmine all'abbandono. L'appello di Luigi Rossi: "datela a chi se ne voglia prendere cura".

 

È pressante l'ennesimo appello per salvare la Rocca di Montevarmine e stavolta, dopo gli i infruttuosi tentativi del passato da parte dell'omonimo comitato di sollecitare interventi, arriva dal professor Luigi Rossi. Lo storico, tramite il suo profilo di Facebook, si rivolge a Fermo e ai Fermani, chiedendosi come sia possibile che un Comune così ricco e grande possa lasciare all'abbandono un bene così prezioso. 
"Siete proprietari di 740 ettari di terra (200 mq. a testa), 50 case coloniche, un enorme castello con torri, case, chiese, mulini" dice Rossi rivolto ai Fermani. "Una volta ci si mantenevano 300 trovatelli. Ora Rocca Montevarmine è nel più completo abbandono. Ve lo potete permettere, tanto ve la passate bene". E poi la provocazione, forte: "ma allora datela ai poveri! O a chi se ne voglia prendere cura. Perché è un bene di tutti e non potete permettervi di distruggerla!".
Rocco Montevarmine è uno dei siti più antichi del Fermano, proprietà del Comune di Fermo ma nel territorio di Carassai. La su edificazione risale almeno al 1060, data della prima documentazione, ed è di origine longobarda. Insediamento militare importantissimo, al suo interno era custodita la Crocifissione del Crivelli ora conservata nella pinacoteca di Fermo.
È davvero assurdo lasciare all'abbandono e all'incuria un bene così prezioso, specie in un momento in cui si sta puntando fortemente sul turismo culturale. Paolo Calcinaro, Sindaco di Fermo, ha fin qui dimostrato sensibilità a questi temi, ma si è limitato alla città. Ma il turismo nel Fermano può funzionare solo se inteso a livello territoriale e Rocca Montevarmine in questo sarebbe assolutamente strategica. 

Luca Craia 

(Foto: dal sito del FAI)

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