lunedì 8 novembre 2021

CS - Simona Lupini e Giovanni Endrizzi (M5S): "Nelle Marche no a passi indietro sulla salute"

 

Comunicato integrale

 

Con una proposta di legge presentata da poco, si rischia di disattivare la rete che aiuta a prevenire e a curare i disturbi da gioco d’azzardo, un grave dietro front nella lotta all’azzardopatia.

Nelle Marche dal 2017 è vietato collocare Slot Machines e analoghi apparecchi elettronici per il gioco d’azzardo, nelle vicinanze di scuole o luoghi per il prelievo di denaro (lo stipendio, la pensione) o vendere gli ori di famiglia. Perchè non devono stare vicino alle scuole?” Lo spiega il Senatore Giovanni Endrizzi, in prima linea a livello nazionale in tutela dei più deboli: “tra un terzo e la metà dei minorenni ha già iniziato ad azzardare e quanto più precoce è l’eta in cui si inizia, tanto maggiore è il rischio di dipendenza, e in forma più gravi e difficili da curare. Inoltre è stato dimostrato che i cosiddetti “compro Oro” non sono collocati casualmente, ma più frequentemente vicino ai luoghi dove si gioca d’azzardo; capite facilmente perchè”. 

Si tratta di una legge di protezione per i più deboli -prosegue la Consigliera Regionale Simona Lupini, già Assessora alle politiche sociali  e attiva nell’applicazione del regolamento anti-azzardo nel comune di Fabriano- Gli esercizi non in regola hanno avuto 4 anni di tempo per adeguarsi. Nella PdL 81, appare la proposta di un rinvio di ben tre anni, fino a novembre 2024, per queste misure che in altre regioni si sono dimostrate altamente efficaci: in Piemonte, la legge regionale aveva ridotto il numero delle persone che cadono nella trappola dell’azzardo e ridotto le perdite economiche.

Miliardi di euro sono rimasti nelle tasche delle famiglie, soprattutto le più povere, a vantaggio di altri consumi quotidiani, quindi anche dell’occupazione in altri settori

Il Movimento 5 Stelle non può accettarlo -riprende il Senatore Endrizzi- e contesta con decisione  una proposta che tradisce in un colpo solo due battaglie: quella contro l’azzardo e persino quella sull’autonomia, perché da un lato la Lega ne vorrebbe di più, dall’altro non si assume nemmeno le responsabilità che la Regione ha già verso la salute delle persone”.

E’ netta anche la consigliera Lupini, che è anche vicepresidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali: “Le Marche non possono accettare un’altra proroga rispetto a slot machine a un passo dalle scuole, o da un bancomat pronto a fornire contante da giocare. Quattro anni di tempo per l’adeguamento sono stati già tanti: altri 3 sarebbe inammissibile- continua la consigliera – ci sono famiglie in gravi difficoltà.

Comprendiamo le difficoltà dei gestori che hanno fortemente pagato il lockdown e le chiusure. Ma queste hanno colpito duramente tutte le imprese e le famiglie che si sono impoverite e la tutela della salute è prioritaria.

Alla Giunta e alla maggioranza chiedo, congiuntamente alla Capogruppo Marta Ruggeri, di rivalutare questa posizione e di promuovere in ogni modo le misure a contrasto dell’azzardopatia. Rimettiamo in sesto i servizi socio sanitari per la prevenzione e la presa in carico dei soggetti fragili.

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