Abbiamo sfatato il mito di Montegranaro che non ha nulla da offrire. Nelle due Giornate di Autunno del FAI appena concluse, Montegranaro è stato letteralmente invaso da visitatori che ne hanno scoperto, con sorpresa e piacere, le bellezze per molti insospettabili. Un successo superiore alle aspettative, con i nostri tesori pieni di gente fin da ieri e con l'apoteosi di oggi, quando abbiamo dovuto far entrare i visitatori di Sant'Ugo su due turni continui e gente in fila fuori.
Faccio qualche considerazione. Prima di tutto direi che si è dimostrata la potenzialità turistica del nostro patrimonio. Se oggi, nel centro storico, ci fossero stati dei ristoranti e delle strutture ricettive, avrebbero fatto il pieno. Se quello che oggi è esploso diventasse continuativo, avremmo una nuova economia per dare lavoro e reddito a una buona fetta della popolazione, risolvendo nel contempo la questione del degrado. Approfondiremo.
Poi c'è la prova di unità. Oggi l'organizzazione ha funzionato perché ha funzionato la sinergia. Tutto è partito dalla felice intuizione di Cristiana Puggioni, che ha preso contatto col FAI, poi il prezioso lavoro di coordinamento di Chiara Strappa, e tutto si è concretizzato perché la comunità cittadina ha innescato una sinergia che non ha guardato altro che il bene comune. Una collaborazione perfetta tra Biblioteca, Scuola, Parrocchia, Comune, Arkeo e privati di buona volontà. Dopo anni di divisioni, è un segnale importantissimo.
Ora c'è da insistere. Non è un problema, io e Arkeo facciamo questo da oltre dieci anni. Evidentemente è il momento di collaborare tutti insieme per dare il via a una nuova epoca.
Luca Craia
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