Credo che si tema la distanza che il cittadino percepisce tra la vita reale e la politica, e pare che ammantandosi di una presunta civicità ci si dimostri più vicini alla gente. Credo sia molto più onesto, invece, dichiarare la propria appartenenza, quando questa è così marcata ed evidente. Perché, se è vero che i problemi del paese sono gli stessi, sia che li si guardi da destra che da sinistra, è anche vero che l'approccio alla loro soluzione può cambiare e anche di molto in relazione alla cultura politica di chi li affronta. L'asfalto non è né di destra né di sinistra, ma problemi come l'ordine pubblico o l'equilibrio sociale o le questioni economiche possono essere affrontati in maniera radicalmente diversa a seconda della propria cultura politica.
Credo che la lista della candidata Mancini sia evidentemente una lista del PD a cui manca solo il simbolo, e questo perché, nei comuni al di sotto dei 15.000 abitanti non si usano i simboli e non perché il partito non ci sia. La chiarezza è la trasparenza equivalgono al rispetto che si deve avere per gli elettori. Cominciamo a rispettarli già dalla campagna elettorale.
Luca Craia
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