mercoledì 22 settembre 2021

Montegranaro è un po’ Brescello

 

Potremmo richiamare alla memoria le scaramucce tra Don Camillo e Peppone, ma sarebbe un paragone sbagliato. I due protagonisti delle novelle di Guareschi, per quanto passassero la vita a contrastarsi l’uno l’altro, in realtà condividevano grande stime e rispetto e, in definitiva, una grande amicizia di fondo. Però la divisione di Brescello dipinta dal grande Guareschi un po’ ricorda quella di Montegranaro sotto elezioni. Montegranaro, in realtà, è un paese diviso in migliaia di piccoli frammenti, ma le elezioni fanno l’effetto che fa la calamita sulla limatura di ferro e riesce a raccogliere il pulviscolo un po’ su un polo e un po’ sull’altro. Rimane solo da contarlo.

Altro accostamento che possiamo fare tra i personaggi che si muovono nella Bassa Padana e quelli del medio Fermano è relativo alle gag. Quante risate abbiamo fatto con le litigate tra il prete conservatore e il sindaco comunista. A Montegranaro le litigate sono molto meno divertenti, anzi, stanno diventando preoccupanti tanta è la cattiveria che ci troviamo, però alcuni episodi sono davvero degni di grande ilarità.

Devono aver riso molto, ieri sera, all’incontro elettorale di Endrio Ubaldi quando si sono visti passare davanti l’ex Sindaco Mancini appena uscita da un altro incontro. Non sapremo mai se la Maestra Edi sia finita lì in mezzo per una distrazione tornando verso casa oppure se ci sia andata di proposito per “spiare” le truppe nemiche, fatto sta che vederla piombare nello spazio in cui il suo contendente stava illustrando il programma alla gente è stato colto con incredulità, seguita poi da incontenibili risate, rimarcate dall’onorevole Lucentini che, in quel momento, aveva il microfono in mano e che ha colto l’occasione per mandare un saluto all’ex primo cittadino.

Questa certamente non è una di quelle storie che narra il Grande Fiume scorrendo verso l’Adriatico, come diceva Guareschi in chiusura delle sue novelle, ma certamente, come storia, resterà negli annali montegranaresi molto a lungo.

 

Luca Craia

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