lunedì 7 giugno 2021

Mentre noi litighiamo si Facebook, 2,7 milioni di anziani vivono in gravi difficoltà.

 

Nel Paese in cui la gente si azzuffa per stabilire se insultare un omosessuale sia la stessa cosa che insultare un eterosessuale oppure se non ci voglia una legge apposita, in cui ci si preoccupa di sostituire le desinenze maschili e femminili con un asterisco per non urtare la sensibilità di chi non si sente né maschio né femmina, in cui si litiga per suonare o non suonare Bella Ciao il 25 Aprile, sembra interessare poco a tutti il fatto che ci siano 2,7 milioni di anziani in forte difficoltà. Lo rivela uno studio dell’ISTAT sulla popolazione sopra i 75 anni.

In forte difficoltà significa che queste persone, dopo aver lavorato una vita, pagato tasse, lavorato e costruito il Paese, ora hanno problemi seri per sopravvivere a causa di un sistema sociale che li abbandona a se stessi. Sono persone con problemi di salute e problemi economici, che non possono fare affidamento su una famiglia che li aiuti. Considerando che la popolazione sopra i 75 anni di età è costituita da 6,9 milioni di persone, 2,7 in difficoltà gravi non sono una bella cosa. Io direi che sono una vergona per il Paese, soprattutto per chi si occupa di ben altro. Ma noi abbiamo da litigare su Facebook.

 

Luca Craia

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