lunedì 8 marzo 2021

La soddisfazione dei Montegranaresi per l’opera del Commissario è una sconfitta per la politica.

 

Sono molto soddisfatti i Montegranaresi dell’operato del Commissario Straordinario che sta agendo in vece di Giunta e Consiglio Comunale dopo la caduta dell’Amministrazione Mancini. Da quello che vedo negli spazi social che gestisco, come il gruppo Facebook “Montegranaro Social” che conta oltre 2200 persone e, quindi, è piuttosto rappresentativo, le iniziative intraprese in questi primi mesi di commissariamento dal Viceprefetto Francesco Martino vengono molto apprezzate, così come viene evidenziato spesso come in alcuni aspetti Montegranaro sia migliorato in questo ultimo periodo. Certamente i problemi sono ancora molti, ma si nota una sorta di inversione di tendenza.

Se questo è positivo per il paese, non è un bel segnale per la politica, e credo sia opportuno che chi la politica la fa si interroghi e faccia una seria riflessione. Perché se un funzionario dello Stato, non eletto, anche se plenipotenziario, riesce a fare meglio di chi dovrebbe avere maggiormente a cuore le sorti di una città e di una comunità, evidentemente nella politica e nella rappresentatività democratica c’è qualcosa che non ha funzionato. La soddisfazione dei Montegranaresi per l’opera del Commissario è una sconfitta per la politica.

Un Commissario ha pieni poteri dicevamo, e può svolgere in tutto e per tutto le funzioni di Giunta e Consiglio Comunale, al contrario di quanto si voleva far credere qualche mese fa da parte di qualche carica istituzionale appena decaduta. Me è logico che non siamo di fronte a una gestione politica, e alcune questioni possono e devono essere risolte con scelte politiche e non meramente tecniche. Per questo la soddisfazione dei miei concittadini (e confesso, anche mia) nei confronti di come si sta muovendo la gestione commissariale mi induce a riflettere su come è stato amministrato il paese negli ultimi periodi. E se la gente nota dei miglioramenti è anche perché Montegranaro è stato per molti aspetti amministrato male, senza progetti, con pochissima cura, senza amore per il paese.

C’è quindi da augurarsi che chi si candiderà ad amministrare questa comunità per il futuro rifletta e capisca che il primo vero bisogno di Montegranaro è che chi lo amministra lo faccia con amore, con dedizione, mettendo il bene comune davanti a tutto e a tutti, dimenticando convenienze partitiche e politiche, azioni meramente propagandistiche, questioni personali e rivalse.

 

Luca Craia

 

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