lunedì 28 settembre 2020

Aiutiamo Silvia a riprendersi il suo sogno

 

Silvia è una mia amica, una persona a cui voglio veramente molto bene, e lo dico subito a scanso di equivoci: non sto raccontando una storia, sto parlandovi di una persona a cui tengo. Silvia era una ragazzina romana quando decise di lasciare Roma e tornare alle proprie radici, alla casa del nonno a Ussita, ad allevare pecore. Silvia ha investito tutta la sua vita per allevare una pecora speciale, autoctona dei sibillini, la sopravissana, animale unico per una lunga serie di caratteristiche. Poi è arrivato il terremoto.

La casa di Silvia è inagibile, la stalla pure. Non vi racconto l'odissea di questa donna che ha lottato come una tigre per mantenere il suo sogno, il suo progetto. La stalla non ce l'ha, gliel'hanno promessa ma non c'è. Gli hanno promesso una casa, ed è quello il fondamento, la casa vicino ai suoi animali. L'hanno presa in giro, la casa non c'è. Capitemi: qui non di tratta solo di avere un'abitazione, dramma di tantissimi terremotati. Qui di tratta di avere la propria vita indietro.

Silvia non chiede mai niente che non le spetti. Non ha nemmeno chiesto a me di scrivere questa cosa. Però ha bisogno di una casa per sé ma soprattutto per il suo progetto di vita. E il suo progetto di vita, come tanti altri nel cratere, è un progetto di vita per il territorio. Silvia ha messo in un sacco il suo orgoglio e ha lanciato una raccolta fondi. Come ce ne sono tante, ma questa è speciale, perché aiutare Silvia significa aiutare i Sibillini a rinascere, ad avere un futuro. Vi do il link con cui donare. Fatelo, oppure smettere di parlare di politica e futuro. Il futuro, a volte, lo facciamo noi. Il futuro non si fa chiacchierando su Facebook, si fa coi gesti concreti.

https://gf.me/u/y2pkdp

 

Luca Craia

 

 

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