lunedì 24 agosto 2020

Quattro anni di niente compiuti oggi. Cosa farà per la ricostruzione il nuovo Consiglio Regionale?


Oggi non volevo toccare l’argomento ricostruzione. Mi pareva stucchevole tornare sulla tragedia infinita del terremoto del 2016 proprio oggi, nel quarto anniversario, giorno in cui scatta la gara a scrivere post pietosi e lacrimevoli per poi tornare a dimenticarsene domani. Non volevo partecipare. Ma poi mi è venuta l’ispirazione, come si dice, e io scrivo quando e se le cose mi vengono in mente, da sole o tramite un ragionamento. E mi è venuto in mente, leggendo un paio dei suddetti post lacrimosi, che ancora non ho sentito i candidati alle regionali per le Marche dire cosa faranno per la ricostruzione nel caso venissero eletti.
In questi giorni ascolto, non senza qualche palpitazione, gli impegni che si sta prendendo il nuovo commissario straordinario. Sono impegni importanti, parla di accelerazioni brusche, di una drastica inversione di tendenza. Sinceramente, dopo aver visto l’opera dei predecessori di Legnini, prima di entusiasmarmi preferisco attendere di vedere qualcosa di concreto. Però, da parte di chi si candida a guidare la Regione, sia come Presidente che come Consigliere, vorrei sapere cosa pensi, che idea abbia e come ritenga si possa mettere mano alla questione della ricostruzione che, ricordiamolo, in parte dipende dalle politiche e dalle scelte regionali, nonché dalla stessa burocrazia marchigiana.
Finora io non ho sentito nulla di chiaro e preciso sul terremoto e la ricostruzione. Finora sto assistendo a stucchevoli teatrini su argomenti del tutto ininfluenti per le vite dei cittadini, a ripicche, alla fiera del futile, al consueto cazzatismo della politica moderna. Ci sono ancora quattro settimane prima del voto, quattro come gli anni che sono passati dal 24 agosto 2016. In queste 4 settimane vorrei sentire i candidati impegnarsi concretamente, ma proponendo azioni concrete e non la solita fuffa. Attendiamo fiduciosi.

Luca Craia