sabato 4 luglio 2020

Una recinzione per proteggere il lago di Pilato.

Chi va in montagna dovrebbe farlo ben cosciente del valore dell’ambiente in cui si va a immettere e dell’estrema delicatezza dello stesso. Dovrebbe quindi approcciarsi con la massima leggerezza e attenzione, cercando di lasciare tutto come l’ha trovato. Sappiamo bene che non è così e la dimostrazione, tristissima nelle sue implicazioni sulla valutazione dell’essere umano, arriva dalla notizia di oggi: il lago di Pilato è stato recintato. Una recinzione provvisoria che serve a tenere oltre il limite di sicurezza gli escursionisti che arrivano sul bellissimo ambiente dei Sibillini, il tutto per proteggere il chirocefalo del Marchesoni, il gamberetto autoctono che vive soltanto nelle acque  del lago. Ad applicare la recinzione, di quelle che usano i pastori per delimitare il perimetro di pascolo per le greggi, sono stati i tecnici del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, in collaborazione con i carabinieri forestali e l'associazione delle Guide del Parco. In questo modo si spera di tenere lontani i cretini anche se, i cretini, essendo tali, forse nemmeno capiranno. In ogni caso la cosa è tristissima.

Luca Craia

Foto: ANSA