Non ha risposto, il Sindaco di Montegranaro, all’interrogazione della
minoranza sulle antenne spuntate dal nulla sulla torre dell’Annunziata: ha fatto
una disamina della stessa arrotolandosi su se stessa ma senza spiegare
praticamente nulla del perché quelle antenne stiano lì né di quando verranno
tolte. E non ha nemmeno spiegato quale sia l’atto col quale tutto questo è
stato autorizzato: si parla di un documento del responsabile Lavori Pubblici ma
non si indica la determina o la delibera con la quale la Giunta ha deciso di
installare le apparecchiature che fanno bella mostra di sé su uno dei simboli
di Montegranaro, una torre vecchia di mille anni, indicata come una delle
attrattive principali per il turismo nostrano e fatta diventare un enorme
ripetitore.
Non spiega tante cose, il Sindaco;
anzi, aumenta i dubbi che avevamo. Per esempio non si capisce come mai il Comune
non pagherebbe nulla per un servizio che gli viene fornito, come dichiarato,
per migliorare l’efficienza del telelavoro. Contraddice e smentisce anche il
capogruppo Franceschetti, titolare anche delle deleghe per il centro storico e
presidente di Città Vecchia quando questa recuperava la scala della torre per
portarci i turisti, evidentemente con l’intento di mostrare loro le antenne.
Lo smentisce perché Andrea
Franceschetti aveva dichiarato alla stampa che le suddette antenne servivano
solo, come abbiamo detto, per aiutare il telelavoro dei dipendenti costretti a
casa dal lockdown, e che sarebbero state rimosse quando non sarebbero servite
più. Ma stanno ancora lì e, secondo il Sindaco, ci staranno ancora a lungo; per
sapere quanto a lungo occorrerà attendere l’approvazione del progetto esecutivo
per il restauro del municipio. Temporaneo ma non troppo.
A quanto pare, la Soprintendenza non è
stata informata di nulla, in quanto il tutto era urgente e non c’era tempo.
Però sarebbe interessante sapere, anche adesso, cosa ne pensi. Si impantana
anche in dichiarazioni non veritiere, tipo quando dice che la necessità delle
antenne deriva dal fatto che, nel centro storico, non c’è la fibra mentre la
fibra c’è, e glie lo prova il capogruppo d’opposizione Lucentini.
Insomma, un bel pastrocchio, del quale
la matassa non è stata affatto dipanata ieri sera e che forse avrà strascichi,
almeno secondo quanto ha lasciato intendere la minoranza. Un pastrocchio e
tanto nervosismo, con un Francescetti che è andato in escandescenze, costretto
al silenzio dal fatto che ha parlato il Sindaco e il Sindaco soltanto, e nelle
interrogazioni non c’è dibattito, come gli ha ricordato lo stesso Lucentini
invitandolo a ripassare il regolamento.
Alla fine del gioco, comunque, le
antenne stanno ancora là, scarsine come attrattiva turistica, con la santa
benedizione dell’associazione Città Vecchia e del suo Presidente. E tutto fa
pensare che ci staranno per un bel po’.
Luca Craia