Comunicato
integrale
“Dopo
quattro anni dal terremoto gli allevatori di Visso e dell’area montana sono
ancora costretti ad abbeverare i capi con i carichi di acqua che arrivano sui
pascoli con le autobotti – ha affermato il capogruppo di Fratelli d’Italia,
Elena Leonardi –. Non sono ancora stati risolti i problemi legati alla
riduzione, e in molti casi alla scomparsa, delle sorgenti di acqua, a seguito
delle scosse che ne hanno deviato i flussi lasciando a secco gli allevamenti.
Dopo il sisma sono stata a visitare gli allevatori che mi hanno mostrato le
condizioni alle quali sono stati abbandonati. Già a quel tempo, tre anni fa,
chiedevano alla Regione degli interventi risolutivi per non lasciare i pascoli
a secco. La richiesta era quella di intercettare le sorgenti sotterranee il cui
flusso era stato deviato da scosse e frane e ricanalizzarle agli abbeveratoi
garantendo il flusso naturale e non dovendo proseguire col costoso trasporto
via gomma. In quattro anni sarebbe stato più economico oltre che meno
inquinante! Ancora una volta devo denunciare la scarsa attenzione al problema e
alle richieste delle popolazioni terremotate e degli allevatori. Una categoria
fortemente penalizzata dal sisma, costretti a vivere nei Mapre, con le stalle
provvisorie che tardavano ad arrivare lasciando gli animali sotto la neve
durante il primo inverno, e per di più a combattere con la mancanza dell’acqua
necessaria ad abbeverare adeguatamente il bestiame. Tanto che gli stessi
allevatori sono tornati oggi, di nuovo, dopo quattro anni ad alzare la voce e
chiedere aiuto agli assessori regionali competenti. Chiedo un intervento
immediato soprattutto in vista delle temperature estive. Per questo presenterò
un’interrogazione per sapere se la Regione intende risolvere questo problema
entro i prossimi mesi”, conclude il consigliere di Fratelli d’Italia, Elena
Leonardi.