mercoledì 17 giugno 2020

Allarme San Pietro: la chiesa de lo Curatello si sta spaccando.



La chiesa di San Pietro, a Montegranaro, si sta spaccando. Ci sono vistose crepe e il pavimento si sta aprendo e alzando, tutti segnali che non fanno pensare a nulla di buono, anzi, ci inducono a sospettare un movimento a livello di fondamenta. Occorre intervenire urgentemente per analizzare la situazione e trovare i rimedi.
Da qualche settimana, ignaro di tutto questo, ho fatto partire la campagna per promuovere la chiesa di Montegranaro ne I Luoghi del Cuore del FAI, al fine di cercare di partecipare all’assegnazione dei fondi che normalmente vengono assegnati ai siti che ottengono più voti. La campagna sta procedendo piuttosto male, i Montegranaresi non rispondono, e mi sto mettendo l’anima in pace: nulla di sorprendente.
Ero ignaro perché, quando ho inserito la chiesa detta “de lo Curatello” tra i luoghi del FAI, agivo per ricordi, in quanto non ci entravo più da oltre 5 anni. Fino a 5 anni fa ne avevo la chiave, affidatami dal precedente Parroco, e tenevo la struttura monitorata in quanto già da tempo si erano notate delle crepe sull’abside. Con l’aiuto di un tecnico, avevamo installato delle piastre sul muro sia all’interno che all’esterno, con le quali misuravamo, con cadenza mensile, l’apertura delle crepe per verificare se si muovesse, annotandeno i risultati per avere la situazione sotto controllo. Ovviamente questo lavoro veniva svolto pro bono.
Circa sei anni fa, l’allora assessore alla cultura, l’architetto Giacomo Beverati, tentò di rivoluzionare il comparto affidandone la gestione interamente a un paio di associazioni, Archeoclub e Città Vecchia, associazioni che oggi hanno entrambe esponenti di spicco in seno alla maggioranza che governa il paese. Da lì a breve le chiavi di San Pietro mi furono tolte e non ebbi più la possibilità né di portare turisti, come ho sempre fatto per anni, né di continuare il lavoro di monitoraggio della struttura. Addirittura le piastre esterne, che utilizzavamo per le misurazioni, sono state staccate e gettate via.
Ci sono rientrato sabato scorso per altri motivi e ho subito notato il pavimento: crepato e sollevato, come se la struttura avesse fatto una torsione. Ho allertato il mio ingegnere di fiducia che mi ha subito raggiunto per confermare i miei timori: sta quasi certamente avvenendo qualcosa di grave. Ovviamente occorrerà fare un’analisi più approfondita, ma quello che si nota già da ora è che la struttura, da cinque anni a questa parte, è stata interessata da una notevole evoluzione dei fenomeni che già allora ci preoccupavano. Anche la parte esterna presenta crepe notevoli, sia sul lato di via Marconi che nella parte sottostante che si affaccia sul cortile.
Ho allertato la Parrocchia e, a questo punto, non posso fare altro che aspettare che si prendano iniziative, ovviamente auspicando che ci si muova velocemente. Confesso comunque che sono molto preoccupato. Andando avanti così, con l’approssimazione e la politica che gioca a fare i propri interessi a discapito del bene comune, rischiamo di perdere gran parte del nostro patrimonio culturale.

Luca Craia