giovedì 21 maggio 2020

Uccisa un’aquila reale sui Sibillini.


Ci sono dei dementi armati, in giro, gente stupida, incosciente e fondamentalmente cattiva. Uno di questi dementi, qualche mese fa, si è divertito, va a capire perché, a sparare a un’aquila reale, sui Monti Sibillini. Un esemplare di questo splendido animale è stato trovato morto, mummificato dai fattori atmosferici, in località Cascate del Rio, nel territorio di Montefortino. Data la mummificazione, si desume che la morte sia avvenuta da qualche mese, ma sono in corso esami che potranno fornire dati più precisi. Quello che è certo è che all’aquila è stato sparato: hanno trovato quattro pallini di piombo nel corpo dell’uccello.
L’aquila reale è una specie protetta, e sull’appennino Umbro-Marchigiano ce ne sono pochissime, di cui cinque coppie nidificano nell’area dei Sibillini. Un animale raro, quindi, e preziosissimo per l’ecosistema, vista la sua funzione di “spazzino” ambientale, in quanto si nutre non solo di animali vivi ma anche delle carcasse di quelli morti. Il tutto senza considerare l’importanza che la sua presenza assume in termini di valorizzazione del territorio.
Chi ha compiuto un gesto del genere andrebbe punito in maniera esemplare. Ma la passerà quasi sicuramente franca, nessuno saprà mai chi è stato. Io mi auguro solo che senta su di sé il biasimo della gente civile, e se ne vergogni. In genere questa non è gente che si vergogna, ma auguriamocelo lo stesso.

Luca Craia