venerdì 8 maggio 2020

Perché in Italia vince il crimine? Guardate Lido Tre Archi.

Rubano un portoncino blindato da un appartamento e lo piazzano in un altro; rapinano un negozio, vengono arrestati e il giorno dopo tornano in giro indisturbati; spacciano come se vendessero salame ungherese, si azzuffano, si accoltellano, devastano locali e tornano a piede libero dopo poche ore. È quello che accade ogni giorno a Lido Tre Archi, amena località balneare nel Comune di Fermo che sta usurpando il primato di Bronx italiano all’Hotel House di Porto Recanati. Una situazione esplosiva, fatta di criminalità di basso livello ma di altissimo impatto sociale, di invivibilità per la gente onesta che si ritrova, suo malgrado, l’abitazione a due passi da quei casermoni pieni di delinquenti, una tensione che si alza sempre di più.
Le Forze dell’Ordine sono impegnatissime su questo fronte: arresti e azioni quasi quotidiane, tutte riportate puntualmente dalle cronache locali, così come leggiamo, magari a pochi giorni, di altri atti criminali compiuti dagli stessi soggetti arrestati poco prima che, invece di stare in galera come dovrebbero, se ne vanno in giro a fare danni. Che può fare, a questo punto, un carabiniere o un poliziotto?
Ma anche un magistrato, che può fare? Viviamo in un Paese con una serie di norme, leggi e leggine che si contraddicono, che consentono di fare questo e il contrario di questo, il contrario di quello e quello, basta un avvocato che sappia il fatto suo. È la sconfitta della legalità, causata da una giurisprudenza che definire bizantina è riduttivo e che consente di fatto l’impunità a chi delinque. È anche la sconfitta di chi dedica la propria vita a mantenere l’ordine, rischiandola, e che vede mortificato ogni sforzo.
Tutto questo rischia di tramutarsi in scontro sociale, specie in previsione di tempi difficili economicamente. Occorre che la politica accantoni i blocchi ideologici e analizzi la situazione per quel che è. E, soprattutto, produca una nuova legislazione in materia che faccia chiarezza e metta strumenti chiari ed efficaci nelle mani dei tutori dell’ordine, altrimenti corriamo rischi enormi. Tutti.

Luca Craia