La seconda puntata delle “pillole” del gruppo
consigliare di minoranza montegranarese “Montegranaro tra la gente” è stata
diramata stamane dal capogruppo Lucentini sui consueti canali social. Lucentini
prende atto con soddisfazione del recepimento, da parte dell’Amministrazione
Comunale, di quanto suggerito dall’opposizione nel primo appuntamento, ossia la
restituzione parziale delle rette e delle quote pagate dalle famiglie per il
trasporto scolastico comunale, l’asilo e la mensa. Rimane però la questione dei
rapporti tra le forze politiche: Lucentini, infatti, lamenta che non ci sono
stati contatti ufficiali tra maggioranza e opposizione e che le comunicazioni
passano soltanto attraverso la stampa.
La proposta odierna della minoranza verte ancora sul
bilancio di prossima approvazione: “visto che ci sono 250.000 Euro da poter
erogare alle famiglie” dice Lucentini “cerchiamo di rimborsare la TARI e l’IMU
per tutte quelle attività, partite Iva che pagano queste tasse, per i mesi di
marzo e aprile”, decurtando quinti gli importi di due dodicesimi alle aziende
montegranaresi, siano esse attività produttive, di commercio o di artigianato.
Lucentini precisa che le tasse non dovrebbero essere semplicemente rinviate ma
completamente annullate per la quota dei due mesi in cui le aziende sono
rimaste chiuse per decreto. “Visto che non siamo stati chiamati nelle sedi
deputate” aggiunge il Capogruppo “faremo questa proposta in Consiglio Comunale,
se non ci sarà un incontro prima”.
Altro punto sollevato dalla minoranza, per il quale “qualche
assessore ha fatto finta di ascoltarci ma non ci ha ascoltato” riguarda la
raccolta dei rifiuti ingombranti. Nell’ultimo incontro avvenuto nella sede del
Consiglio alla presenza della Giunta (mancavano i Consiglieri Comunali di
maggioranza) e l’opposizione, la minoranza chiese la riapertura dell’ecocentro
o, in alternativa, o altre soluzioni per la raccolta a domicilio. Questa
richiesta parte dalla constatazione del fatto che molta gente, costretta a
casa, ha approfittato per ripulire spazi e vani da materiale vecchio che ora
deve essere smaltito. Il problema nascce, appunto, dalla chiusura dell’ecocentro
stabilita per decreto, con la conseguente impossibilità di recervisi per disfarsi
dei rifiuti di grande dimensione.
Il suggerimento è di utilizzare quelle maestranze
comunali, come per esempio gli autisti, che oggi sono impossibilitati a
svolgere le loro normali mansioni, per effettuare un servizio di raccolta dei
rifiuti ingombranti a domicilio dell’utenza.
Questa, ribadisce Lucentini, è una richiesta che viene reiterata da
quasi due mesi ma non è mai stata ascoltata.
Poi c’è il problema dello smaltimento delle mascherine
e dei guanti. Non si tratta di rifiuti speciali, spiega il capogruppo, ma vanno
trattati con le dovute cautele perché potenzialmente pericolosi. Andrebbero smaltiti
nell’indifferenziata procurandosi di porli prima in un sacchetto. La previsione
è che, una volta entrati nella fase 2, a Montegranaro si consumeranno circa 200.000
di mascherine al mese. È evidente che occorra un piano per smaltire
correttamente questo materiale. Per questo Montegranaro tra la Gente chiede all’assessore
all’ambiente di prendere atto e provvedere.
Poi Lucentini affronta la questione della riapertura
del cimitero e si chiede perché l’accesso al cimitero sia stato stabilito in
due distinte fasce orarie. Secondo Montegranaro tra la Gente, questa
impostazione andrebbe rivista in quanto in questo modo si rischia di concentrare
il flusso degli accessi e di creare assembramenti. Aprendo, invece, il
camposanto per tutto il giorno si agevolerebbero gli ingressi rendendoli più
fluidi e meno rischiosi.
Conclude, Lucentini, parlando delle parabole sul
campanone che abbiamo segnalato da queste pagine giorni fa, e facendo un
appello al capogruppo Andrea Franceschetti, che detiene le deleghe per il
centro storico ed è stato presidente dell’associazione Città Vecchia che si
occupa di centro storico. Lucentini si domanda chi abbia preso la decisione, e afferma,
senza mezzi termini, che chi si è reso responsabile di questa decisione “non
merita di fare l’amministratore di Montegranaro”.
Luca Craia