La sensazione di
aver preso qualche chilo durante la reclusione forzata del lockdown ce l’abbiamo
un po’ tutti, anche chi, come me, non va d’accordo con la bilancia e preferisce
ignorarla. Ora arriva uno studio di Coldiretti, secondo il quale gli Italiani
sarebbero ingrassati di almeno un paio di chili durante questo ultimo periodo “casalingo”.
Lo si può desumere
dal fatto che, mentre i consumi di ogni bene calavano, quelli alimentari
aumentavano del 18%, con particolare riferimento ai generi di conforto, solitamente
ricchi di grassi e calorie. Sono aumentate le vendite di cracker e grissini del
14%, del 7% quelle di pasta fresca di vari generi, del 24% il consumo di primi
piatti pronti. Ma anche la preparazione di cibo in casa ha avuto un’impennata,
come se ci fossimo scoperti tutti chef, pasticcieri e panettieri: le farine
sono state vendute il 150% in più rispetto al normale, il 37% gli oli per
fritture, il 38% gli impasti per pizze.
Adesso si
tratterebbe di smaltire, e lo si può fare seguendo le normali raccomandazioni
che la televisione e i notiziari vari ci propinano all’inizio di ogni bella
stagione: mangiare sano, prediligere frutta, verdura e legumi e fare un po’ di
attività fisica. A proposito di attività fisica, ora è possibile praticarla con
un po’ più di libertà ma facciamolo con coscienza.
Luca
Craia