giovedì 7 maggio 2020

Ecco come Renzi blocca il decreto “maggio” (e i nostri soldi)



Ve lo ricordate Renzi, quando era segretario del PD? Ve lo ricordate quando era Premier? Ebbene, il lupo perde il pelo ma non il vizio, e Renzi si conferma, coi suoi fedelissimi, splendido massacratore dell’Italia, più pernicioso di Attila, più dannoso delle cavallette. Renzi, con un partitino creatosi su misura e sbagliandole, le misure, tanto che i numeri che si era immaginato uscire dalle urne per ora sono solo un sogno lontano, riesce a tenere in scacco il Governo pur non contando nulla perché, in barba a ogni principio democratico e a ogni buon senso, tralasciando l’amor patrio che sappiamo non ha, il suo drappello di parlamentari gli consente un peso politico che non gli appartiene.
Intendiamoci: questo Governo è una iattura, ma questo abbiamo e ce lo dobbiamo tenere, perché una crisi di governo ora, in questo momento, sarebbe iattura peggiore e non di poco. E Renzi che fa? Tiene tutto bloccato, compreso il noto “decreto maggio” che dovrebbe varare, almeno nelle nostre speranze, qualche misura per sostenere famiglie ed economia prostrate dal covid. Ma il decreto non viene partorito perché si litiga su tutto, a Renzi non sta bene nulla e mostra continuamente i muscoli, vuole più peso, vuole soprattutto visibilità in cerca di quel consenso agognato e lontano. Ora si inventa il ricatto sulla regolarizzazione degli immigrati che raccolgono i pomodori, problema che non si era mai posto quando governava lui, e lo somma a una serie di trappole e troppoline messa qua e là per farci cadere Conte e i Cinquestelle.
Il Governo è paralizzato dai litigi. In verità, Conte e i suoi fedelissimi ci mettono molto anche di proprio, basti vedere il caso Bonafede, e Renzi, che comunque di politica ci mastica più di tutti i grillini messi insieme, gioca come il gatto col topo. Con meno responsabilità del gatto, perché qui il topo non è Conte, ma siamo tutti noi.
Farà cadere il Governo? È possibile, ma non credo. Più probabile che ne esca e vada all’opposizione, o a un “appoggio esterno libero e autonomo” che più si confà alla sua natura dorotea. Credo però che il Governo non cada, perché mi pare che Berlusconi non aspetti altro che l’uscita di Renzi per fare le sue proposte e rimpiazzarlo. In tutto questo balletto, ci sono un sacco di soldi fermi che potrebbero aiutare, anche se poco, il Paese ma che non arrivano perché Renzi gioca a fare Fonzie.

Luca Craia