lunedì 13 aprile 2020

Le scorte di Conte e l’Italia a due livelli: Vip protetti e popolo sacrificabile.


La notizia data dal Il Tempo pare piuttosto circostanziata per essere una bufala: il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, secondo il quotidiano si sarebbe approvvigionato di mascherine e presidi medici di protezione contro il coronavirus già a febbraio, quando al resto di Italia veniva indicato di non creare inutili allarmismi, di fare gli apericena e di andare a mangiare dal Cinese sennò si era razzisti e, addirittura, si faceva ricorso al Tar per far riaprire le scuole nelle Marche. Secondo Il Tempo, Palazzo Chigi avrebbe acquistato materiale in abbondanza, comprese bombole di ossigeno, in modo da proteggere il Premier e il suo entourage. Intanto lo stesso materiale mancava a tutti, diventava introvabile e non c’era nemmeno per medici e infermieri.
Io non lo so se questo sia vero oppure no, ma so quello che ho visto, come lo hanno visto tutti gli Italiani: il Paese si è mosso su due livelli differenti. Tamponi fatti allegramente a politici (vedi Zingaretti) e vip di vario livello, ai calciatori, ai giornalisti, a quelli che contano, mentre la gente comune non solo non poteva verificare di aver contratto o meno la malattia, ma nemmeno poteva andare in ospedale se non in condizioni gravissime. Insomma: in Italia ci sono due livelli di valore della vita e se sei del livello più basso, se sei un normale cittadino che lavora e paga le tasse, sei sacrificabile. E questo, mi pare, lo abbiamo visto tutti, sia che Conte si sia fatto l’ospedale in casa che non lo abbia fatto.

Luca Craia