lunedì 27 aprile 2020

L’Arcivescovo di Fermo: non cediamo allo scoraggiamento, faremmo il gioco del Maligno che vuole dividerci


L’indomani dell’apparizione televisiva del Premier Conte, con la quale toglieva ogni speranza ai cattolici di poter tornare a celebrare in chiesa con il popolo, e dell’immediata dura reazione della Conferenza Episcopale Italiana, interviene sull’argomento l’Arcivescovo di Fermo, Monsignor Rocco Pennacchio, che affida a una nota un messaggio di speranza e carità cristiana davvero toccante, indicando l’atteggiamento cristiano autentico da tenere anche di fronte a evidenti ingiustizie e prevaricazioni. Sotto il testo integrale.

Carissimi fedeli,

il vangelo di ieri, terza domenica di Pasqua, ci parlava della delusione dei discepoli di Emmaus rispetto alle loro attese sul Messia. Gesù li farà uscire dallo sconforto aiutandoli ad allargare lo sguardo e ad avere speranza nel futuro.
Anche noi ieri “speravamo” di poter ritornare a celebrare l’Eucaristia insieme, pur con delle limitazioni; invece abbiamo sperimentato sulla nostra pelle che le aspettative spesso generano delusioni. Non vogliamo però cedere allo scoraggiamento né ad un insano spirito di rivendicazione o di polemica perché faremmo il gioco del Maligno che vuole dividerci.
Invito tutti ad allargare lo sguardo a quanti sopportano limitazioni ben più faticose, non dimenticando, peraltro, che tutte le cerimonie sono sospese, non solo quelle religiose. Apprezziamo che sia stata accolta la richiesta di poter celebrare le esequie con un minimo di dignità, seppur con massimo quindici persone e preferibilmente all’aperto.
So bene quanto ci manchi poter vivere appieno l’Eucaristia. Mai come ora dobbiamo riporre la nostra speranza nel futuro che è nelle mani di Dio, pregando e confidando che il numero dei contagi possa ridursi al punto di poter riprendere in sicurezza le celebrazioni col popolo e la vita pastorale delle comunità. Nel frattempo, perseveriamo con fiducia nel comportarci con senso di responsabilità.
Rispettando le disposizioni in vigore e in attesa di ulteriori indicazioni, continueremo ad incontrarci a distanza, grazie anche ai nostri parroci, che ringrazio con affetto perché con inesauribile inventiva sperimentano sempre nuove modalità per tenere viva la nostra fede.

Maria, Madre della Chiesa, ci accompagni con la sua intercessione.

+ Rocco Pennacchio
Arcivescovo Metropolita di Fermo