lunedì 27 aprile 2020

La Lega crolla sotto i colpi di Salvini. Italiani affetti da sindrome di Stoccolma.


L’ultimo sondaggio di Pagnoncelli del 26/04/2020 per Il Corriere della Sera restituisce numeri su cui vale la pena di riflettere. Vediamoli:
Lega 25.4%  (-5.7% rispetto al 28 marzo scorso)

Pd 21.3% (+0.7%)

M5S 18.6% (+3.3%)

FdI 14.1% (+.08%)

FI 7.5% (+0.7%)

Italia Viva 3.1% (-.04%)
Quello che appare evidente è il crollo verticale della Lega, che riesca a sperperare quasi un 10% in meno di un anno, e la crescita di consenso per i partiti di governo, fatta eccezione per Renzi e il suo esperimento che oramai possiamo definire fallito.
La Lega precipita. Gli Italiani evidentemente si sono stancati delle sparate di Salvini, delle stupidaggini e degli slogan che, alla lunga, dopo aver fatto crescere il suo partito in maniera esponenziale, ora lo stanno trascinando in basso. Non è un tracollo, ben inteso: la Lega è tutt’ora il primo partito in Italia, ma il Pd si sta avvicinando. Credo che gli Italiani abbiano bisogno di concretezza, di proposte serie, di progetti concreti e di coerenza. Per questo, e lo dico da tempi non sospetti, la Lega necessita di un cambio di leadership. Gli uomini non mancano, ce ne sono di validissimi, è ora di mettere da parte Salvini e la sua mediaticità da malpancisti e passare a qualcosa di più serio.
L’altro dato è la crescita del Pd, benché di poco, e la piccola ma significativa rinascita del Movimento 5 Stelle che cresce di molto. È evidente che il consenso del Premier si ripercuote sui partiti che lo sostengono. È anche evidente che i Movimento 5 Stelle, quando fa l’antieuropeista, riprende vigore.
Ma la cosa che salta più all’occhio è il consenso attribuito a Conte. Gli Italiani, sequestrati in casa dall’epidemia, sembrano afflitti dalla sindrome di Stoccolma e tifano per i sequestratori. Non vedono le contraddizioni, l’inadeguatezza e i macroscopici errori del Governo, né si preoccupano della prolungata quanto parzialmente indebita sospensione della democrazia. Non vedono i problemi economici che presto diventeranno enormi e si trasformeranno in sociali e si aggrappano a chi comanda come a un salvagente nel mare in tempesta. È una situazione transitoria, destinata a sfaldarsi appena i suddetti problemi si manifesteranno nella loro drammaticità.


Luca Craia