sabato 4 aprile 2020

Esce il sole, tutti in strada. Così non usciremo più di casa. La responsabilità di ognuno anche nell'informare.


Che ci sia gente refrattaria alle regole e al buon senso, lo sappiamo bene, ma mi piace pensare che sia un’esigua minoranza, ugualmente pericolosa per se stessa e per gli altri, ma composta di pochi elementi. L’arrivo della bella stagione, però, mi preoccupa, anche perché i segnali contraddittori e confusionari che arrivano dal Governo non aiutano a far capire a questa gente, che evidentemente ha qualche tipo di limite intellettivo, quale sia il giusto comportamento per salvaguardare la propria e l’altrui salute, per non dire vita.
Oggi ho fatto il giro dell’isolato col mio cane e ho incontrato un sacco di gente. In particolare, sono stato costretto a passare in mezzo a un drappello di 7 o 8 persone tutte ammucchiate tra loro a chiacchierare. Ho fatto gentilmente notare che stavano sbagliando e mi hanno anche ringraziato, ma non si sono mossi da dove stavano. Oggi è una bella giornata, ed è pensabile che, da qui in avanti, di belle giornate ce ne saranno parecchie. Chi terrà in casa questa gente?
Ci vogliono regole precise, e quelle che abbiamo tutto sono meno che precise. Servono sanzioni e serve sanzionare. Ma, soprattutto, serve il buon senso e serve far capire alla gente quali sono i comportamenti a rischio. Non si può demandare tutto ai controlli, alle forze dell’ordine, che già stanno facendo miracoli ma che non possono arrivare dappertutto, anche perché i delinquenti, quelli che lo sono da sempre, non si curano della quarantena. I media hanno un ruolo fondamentale, così come i social e chi, come me, nel suo piccolo, diffonde le proprie opinioni e un po’ le crea. Ma anche il singolo utilizzatore ha la sua responsabilità.
Frequento davvero poco i social, anche se questo non sembra, ma ogni volta che scorro Facebook inorridisco di fronte a post fantascientifici e tentativi di minimizzare. Ecco, minimizzare è pericolosissimo, si dà una percezione sbagliata, si fornisce a chi è poco attrezzato intellettualmente un’immagine tranquillizzante che non serve. Oggi serve, purtroppo è così, avere paura. Perché senza paura non si rispettano le restrizioni, e se non si rispettano le restrizioni, ammazziamo le persone e rallentiamo ulteriormente la ripartenza del Paese, ammazzando anche l’economia, cosa che farà ulteriori vittime in futuro. Non minimizzate, non cercate di dare messaggi tranquillizzanti, perché non è utile, anzi, è dannoso.  

Luca Craia