Continuo a
leggere, come un mantra, l’invito a non criticare. “Non è il momento delle
polemiche”, risuona suo social, in televisione, sulla bocca dei politici di una
certa parte e nelle parole dei loro tifosi. Ebbene, non so come manifestarvi
quanto io sia in disaccordo. Questo è il momento delle polemiche, come ogni
momento. La critica, costruttiva e finalizzata, certamente non quella fine a se
stessa, è indispensabile nel processo democratico affinchè, laddove si stia
sbagliando, si possa comprendere l’errore e correggerlo. Senza la critica, si
persevererebbe nell’errore.
Siamo in un
momento delicato, da un punto di vista politico. Un momento in cui la
democrazia è pressochè interrotta. La nostra Costituzione è stata parcheggiata,
anche in maniera brutale, per far fronte a un’emergenza alla quale evidentemente
non eravamo preparati. E dobbiamo stare attenti, perché oltre alle libertà sospese
per ragioni pratiche, non si vadano a sospendere altre libertà, sacre e
inviolabili, che non sono di impaccio alla soluzione della crisi ma che, anzi,
possono contribuire a migliorare l’azione. Il rischio, forte e concreto, è che
si utilizzi il momento per attaccare in maniera definitiva la democrazia nella
sua interezza, nella quale uno degli elementi basilari sono le libertà di
pensiero e di parola.
Luca
Craia