venerdì 27 marzo 2020

Le libertà sospese, il pericolo per la democrazia.


Continuo a leggere, come un mantra, l’invito a non criticare. “Non è il momento delle polemiche”, risuona suo social, in televisione, sulla bocca dei politici di una certa parte e nelle parole dei loro tifosi. Ebbene, non so come manifestarvi quanto io sia in disaccordo. Questo è il momento delle polemiche, come ogni momento. La critica, costruttiva e finalizzata, certamente non quella fine a se stessa, è indispensabile nel processo democratico affinchè, laddove si stia sbagliando, si possa comprendere l’errore e correggerlo. Senza la critica, si persevererebbe nell’errore.
Siamo in un momento delicato, da un punto di vista politico. Un momento in cui la democrazia è pressochè interrotta. La nostra Costituzione è stata parcheggiata, anche in maniera brutale, per far fronte a un’emergenza alla quale evidentemente non eravamo preparati. E dobbiamo stare attenti, perché oltre alle libertà sospese per ragioni pratiche, non si vadano a sospendere altre libertà, sacre e inviolabili, che non sono di impaccio alla soluzione della crisi ma che, anzi, possono contribuire a migliorare l’azione. Il rischio, forte e concreto, è che si utilizzi il momento per attaccare in maniera definitiva la democrazia nella sua interezza, nella quale uno degli elementi basilari sono le libertà di pensiero e di parola.

Luca Craia