Sembrava una grande conquista, quel poco di federalismo comparso in Italia
in tempi recenti e connotato prevalentemente da alcune autonomie a livello
regionale. Per esempio, le Regioni, fino a sabato scorso, gestivano in
autonomia la sanità, con risultati a volte eccellenti e a volte pessimi. Sabato scorso è, di fatto,
cambiato tutto e si è tornati indietro, ricentralizzando i poteri sulla
materia. In sostanza, con il decreto del Presidente del Consiglio 1 marzo 2020,
il premier Conte ha accentrato a sé la capacità decisionale sull’emergenza
sanitaria in atto, esautorando di fatto le Regioni, togliendo loro l’autonomia
e commissariandole a tutti gli effetti. La cosa bella è che nessun Governatore abbia
detto a, hanno tutti incassato l’esautorazione con disciplina, anche quelli appartenenti
a partiti che sono all’opposizione di questo Governo. Insomma, i provvedimenti
antidemocratici, in Italia, tendenzialmente trovano tutti d’accordo.
Luca Craia